Ancelotti, anche con un cambio tattico a gara in corso, è riuscito a ribaltare lo svantaggio contro il Milan: Zielinski avanzato convince.
Gran prova di carattere, il Napoli, sotto di 2 goal, è riuscito a ribaltare il Milan al San Paolo. Nonostante il pesante passivo, Carlo Ancelotti non ha perso la calma e anche grazie a un cambio tattico in corsa è riuscito a imprimere una svolta alla partita, portando alla fine a casa i 3 punti.
Per aumentare il pressing alto sui portatori di palla rossoneri, e in particolare su Lucas Biglia, il tecnico di Reggiolo a inizio secondo tempo ha spostato più in alto Zielinski, disegnando di fatto un 4-2-3-1 : Allan e Hamsik in mediana, il polacco sulla trequarti con Callejòn e Insigne e davanti Milik unica punta. La mossa, di per sé difensiva come concezione, è diventata anche offensiva e ha dato la svolta alla partita.
Partendo più alto, Zielinski con la sua progressione e le sue qualità balistiche ha realizzato una bella doppietta, portando il risultato in parità, e ha sgretolato le certezze del Milan. La squadra è successivamente passata al 4-4-1-1 con l’ingresso in campo di Mertens al posto di Hamsik.
Ora non è da escludersi che la variazione tattica possa essere adottata dai partenopei anche a inizio partita.
“Questa squadra ha tante conoscenze del 4-3-3, ma si può utilizzare anche il 4-2-3-1 – ha spiegato Ancelotti nel post partita – Mancava pressione su Biglia e bisognava cambiare qualcosa, ma non sul gioco d’attacco che era abbastanza efficace”.
“Il 4-2-3-1 non è una soluzione della disperazione, lo è stata oggi ma credo si possa adottare senza problemi anche dal primo minuto “.
L’impressione è che la chiave possa essere sempre la posizione in campo tenuta da Zielinski:
“Può giocare dappertutto – ha sottolineato Ancelotti – anche nel 4-4-2 come esterno di centrocampo a sinistra o destra”. Chissà che nella prossima sfida al Ferraris contro la Sampdoria non si veda da subito un Napoli schierato con il 4-2-3-1.