Napoli-Cagliari 3-2: Insigne fa mangiare il limone ai sardi al 94°minuto

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Goal ed emozioni al San Paolo di Napoli al termine di una gara spettacolare. Polemiche per i due goal assegnati ai partenopei. Espulso Pulga per proteste a inizio ripresa.

Il Napoli vince soffrendo contro un Cagliari ben messo in campo a livello difensivo e concreto in attacco, ma i tre punti giungono dai piedi del talento napoletano Lorenzo Insigne. Gli azzurri allungano momentaneamente le loro distanze dal Milan staccato di sette punti in attesa del suo turno serale contro la Juventus.

FORMAZIONI – In casa Napoli mancano due titolari, ovvero De Sanctis e Campagnaro per squalifica, e vengono sostituiti da Rosati e Gamberini. Cambiano, quindi, solo due undicesimi della formazione tipo messa in campo negli ultimi incontri: a centrocampo Dzemaili ancora una volta preferito al connazionale Inler, mentre sull’out sinistro agisce Zuniga. Per il resto, tutto confermato. Tra le fila del Cagliari mancano importanti titolari tra infortuni e squalifiche come il capitano Conti, Cossu, Pinilla e Pisano. Al loro posto ci sono rispettivamente Ekdal, Thiago Ribeiro, Nenè e il giovane Murru.

PRIMO TEMPO – Nei primi minuti iniziali il Napoli cerca subito di mettere in chiaro le idee e si spinge prepotentemente in avanti, ma la retroguardia rossoblù chiude bene gli spazi per far ripartire subito il ribaltamento di fronte sfruttando soprattutto la velocità dello spauracchio Ibarbo e la stazza di Nenè. Dopo un inizio convincente da parte dei padroni di casa, gli ospiti passano quasi inaspettatamente in vantaggio con una fucilata di Ibarbo che, infilandosi all’incrocio dei pali, non lascia scampo all’incolpevole Rosati.

Il Napoli si trova subito costretto ad inseguire un Cagliari in ottimo periodo di forma e di rendimento. Gli azzurri alzano il baricentro e la pressione offensiva per cercare di ripristinare quanto prima le distanze, ma incontrano sulla propria strada una palizzata difficile da scardinare. Non mancano le occasioni per i padroni di casa che però peccano nell’ultimo tocco dimostrando solo tanta frenesia di andare in rete quando sarebbe necessario un po’ di cinismo e di precisione nelle zone nevralgiche del campo. Verso il finale della prima frazione di gara si registra un contatto più che dubbioso nell’area di rigore cagliaritana tra Cavani e Astori, ma l’arbitro De Marco opta per la regolarità e sorvola sull’episodio rivendicato  a gran voce dall’intera tifoseria locale.

SECONDO TEMPO – Il Napoli rientra in campo con maggiore convinzione e acciuffa il pareggio per un autogol di Astori che con un intervento maldestro insacca nella porta sbagliata dopo che il guardalinee aveva ravvisato un errato fuorigioco. I padroni di casa sembrano giocare con un piglio nettamente diverso rispetto al primo tempo e riescono a portarsi anche in vantaggio con Cavani sempre più capocannoniere. È un botta e risposta a viso aperto tra le due compagini e il Cagliari pareggia con il minimo sforzo grazie ad una parabola a giro disegnata dal destro del subentrante Sau.

È una partita infinita e senza alcuna tregua, intensa e vibrante fino alla fine. Il portiere del Cagliari compie alcuni interventi prodigiosi con la complicità del suo reparto, ma nulla può sul destro di Insigne deviato quanto basta per eludere l’intervento dell’estremo portiere rossoblu e per consegnare ai suoi meritatamente i tre punti in palio.

CHIAVE – La solidità difensiva del Cagliari spicca nel primo tempo per evitare al Napoli di portarsi in vantaggio, ma allo stesso tempo la forza degli ospiti sta nelle giocate di prestigio compiute in modo concreto da Ibarbo e Sau. Decisiva per il Napoli si è rivelata la scelta di gettare nella mischia il talento cristallino di Insigne che ha siglato la rete della definitiva vittoria degli azzurri.

TATTICA – Solito modulo per gli azzurri che partono con il 3-4-2-1 dove Hamsik funge da vero asse di raccordo tra centrocampo e attacco dove è pronto a dialogare in prima battuta con Pandev, mentre Cavani ispira la profondità. Gli ospiti, nonostante le assenze, adottano un modulo speculare che contempla il sacrificio degli attaccanti esterni in fase di copertura. Nel secondo tempo gli isolani cambiano uomini ma senza modificare la loro disposizione tattica, mentre Mazzarri ricorre alle sostituzioni cambiando modulo e cercando di apportare più qualità nella manovra e nelle soluzioni offensive.

MOVIOLA – Dopo una prima parte dove si fischia poco e il gioco procede in modo fluido, l’inverso succede dopo il momentaneo vantaggio del Cagliari quando la partita ad un certo punto diventa nervosa e l’arbitro interrompe a varie riprese il normale svolgimento dell’incontro. Non viene assegnato, molto probabilmente, un rigore al Napoli per fallo di Astori su Cavani.

All’inizio della ripresa, dopo un po’ di tentennamento da parte del giudice di gara per un fuorigioco rilevato dal suo assistente, viene poi convalidato il pareggio del Napoli per autogol di Astori. Nel finale di gara accenno di rissa per un fallo di confusione a centrocampo, l’arbitro interviene placando con autorevolezza gli animi e dispensa sempre in modo opportuno i cartellini.

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