Juventus-Napoli 1-0: beffa a Torino, la Juve ora è prima

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Una vera e propria beffa. Il Napoli cade allo Juventus Stadium proprio quando il pareggio era ormai nell’aria. Il guizzo giusto è di Simone Zaza al 43’: sfrutta la disattenzione di Koulibaly e brucia Reina con una conclusione leggermente deviata da Albiol.

Il gol è una vera mazzata per gli azzurri che non riescono a reagire. E così il ko è amaro perché il Napoli perde anche la vetta della classifica. Sarri può consolarsi solo con la tenuta difensiva, ma ha convinto poco l’atteggiamento in fase offensiva. Male anche l’approccio di Mertens: da un suo errore è nata la ripartenza decisiva della Juve.

La gara è poco spettacolare. Il Napoli, comunque, ha l’approccio giusto alla gara. Pochi timori reverenziali, ma la Juve ha un coefficiente di difficoltà elevatissimo. I bianconeri partono con grande aggressività per asfissiare la manovra del Napoli e così Hamsik e Jorginho vanno in difficoltà. Difficile costruire le solite trame di gioco anche perché il ritmo è basso. La Juve sfrutta prevalentemente la fisicità di Pogba che non dà riferimenti e si allarga a sinistra, proprio come Morata, in modo da limitare gli inserimenti di Callejon, costretto a ripiegare.

Stesso discorso a sinistra: Ghoulam è una spina nel fianco e bada prevalentemente al sodo. Insigne è costretto anche ad accentrarsi per affiancare Higuain, chiuso nella morsa Bonucci-Barzagli. Il Napoli è pericoloso solo una volta quando riesce a scrollarsi di dosso l’avversario: il cross di Hysaj al 35’ per Higuain è perfetto, così come l’anticipo di Bonucci che sventa il pericolo. Albiol impegna Buffon nel successivo corner, ma Orsato ha già fermato l’azione per un fallo dello spagnolo su Barzagli. Poco incisiva anche la Juve: Reina è attento sia su Cuadrado che su Marchisio.

Primo tempo d’intensità, dunque. L’agonismo prevale sullo spettacolo e il canovaccio resta identico nella ripresa. La magia di Insigne resta un caso isolato. La Juve perde Bonucci (dolorante al ginocchio per il colpo fortuito con Khedira), poi Allegri inserisce pure Zaza per aumentare il peso specifico in attacco.

La mossa è riuscita: da un suo recupero su Koulibaly, la Juve crea l’occasione più insidiosa al 17’. Pogba inventa per Dybala, la cui conclusione è alta sulla traversa. Il Napoli comincia a palleggiare e avanza leggermente il baricentro. La costruzione  è abbastanza precisa, ma i bianconeri non concedono mai la profondità, quindi è difficile essere veramente insidiosi. Sarri non ci sta e si gioca la carta Mertens al 32’ al posto di Insigne. L’equilibrio è il tema ricorrente, Hamsik prova a strapparlo via al 35’ con un sinistro centrale di poco alto sulla traversa. Il finale è della Juve. Zaza trova l’1-0 al 43’. Il Napoli si arrende.

JUVENTUS (4-4-2): Buffon, Lichtsteiner, Barzagli, Bonucci (7’ st Rugani), Evra; Cuadrado, Khedira, Marchisio, Pogba; Dybala (41’ st Alex Sandro), Morata (13’ st Zaza). A disp: Neto, Rubinho, Padoin, Sturaro, Pereyra, Romagna, Hernanes, Favilli. All. Allegri

NAPOLI (4-3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Allan (45’ st Gabbiadini), Jorginho, Hamsik; Callejon, Higuain, Insigne (32’ st Mertens). A disp: Gabriel, Rafael, Strinic, Valdifiori, Maggio, Regini, David Lopez, Chiriches, El Kaddouri, Chalobah. All. Sarri.

ARBITRO: Orsato di Schio
RETI: 43’ st Zaza
NOTE: ammoniti Callejon, Pogba, Marchisio. Angoli 4-3. Recupero 1’ pt, 3’ st. Spettatori 41mila circa.

Repubblica Napoli

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