Inter-Napoli, meno due al match, i napoletani non lo dicono ma sognano di battere la capolista.

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La grande sfida del Meazza attira l’attenzione di tutta la tifoseria partenopea, con il desiderio mal celato del colpaccio in casa della capolista. Il maltempo ha fatto da cornice all’ultimo allenamento della troupe di Reja, tanto che la seduta è stata sospesa a causa del forte vento e della pioggia. A Milano non se la passano meglio, visto che l’Inter è stata costretta ad allenarsi al coperto per l’abbondante nevicata che si è abbattuta sulla città meneghina. Per questa ragione, il Napoli ha deciso di rimandare di un giorno la partenza, effettuando la rifinitura domattina prima di imbarcarsi da Capodichino. Oggi ultimi ritocchi alla tattica da adottare domenica, con partitella in famiglia. Le attenzioni dello staff medico erano tutte dedicate a Mannini, ieri vittima di una brutta botta durante l’allenamento con gli Allievi, ma le condizioni dell’ex bresciano non lasciano dubbi, con i nerazzurri ci sarà. A riempire i taccuini ci ha pensato il suo compagni di reparto, Walter Gargano, che affronta l’Inter a viso aperto: “Non abbiamo paura di nessuno. Se vogliamo fermarci a riflettere sui singoli elementi che compongono le rispettive rose, dovremmo partire battuti in partenza. Loro sono una grande squadra, li rispettiamo. Ma siamo convinti dei nostri mezzi e sappiamo che possiamo mettere in difficoltà chiunque. Spero che Lavezzi possa essere decisivo”. Già, il Pocho, temutissimo anche dai campioni d’Italia, in particolare da Zlatan Ibrahimovic. Lo scorso anno l’argentino creò non pochi problemi alla difesa dell’allora tecnico Mancini, procurando ben 3 ammonizioni. Stavolta il Napoli arriva a San Siro con un anno di esperienza in più, i risultati sono evidenziati dal brillante inizio di stagione, anche se le ultime partite hanno lasciato intravedere una certa flessione, sia fisica che mentale. Ma Gargano non ci sta, anzi: “Anche quando ci è andata male, siamo stati in partita fino all’ultimo. Non siamo macchine, possiamo sbagliare. Il progetto che la società sta costruendo è importante, vorrei vincere qualcosa con questa maglia, ma è meglio restare con i piedi per terra, almeno quest’anno”. Il piccolo motorino della mediana fa parte della cospicua colonia uruguaiana in forza al Napoli. Proprio a loro fa riferimento il direttore generale, Pierpaolo Marino: “Sogno una gara come quella che fece l’Uruguay nella finale del mondiale ’50, quando vinse al Maracanà, in casa del super favorito Brasile. Ci occorrerà una mentalità vincente, non voglio barricate. Dovremo giocarcela e lasciare San Siro senza rimpianti”. Intanto continua a muoversi qualcosa sul mercato. Si parla dell’interessamento degli azzurri per alcuni giovani elementi del Basilea, squadra che gioca in Champions League, mentre è quasi certo l’addio di Savini, per il quale si sono proposte Catania e Chievo, proprio con i questi ultimi potrebbe andare in porto un interessante scambio con l’esterno Marcolini.

Aurelio Scandurra NAPOLICALCIO.NET

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