Supercoppa Juventus-Napoli, Gattuso avvisa Pirlo: “Spero di dargli un dispiacere”

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Gattuso in conferenza stampa alla vigilia della finale di Supercoppa tra Juventus e Napoli: “Pirlo? Sembravamo Bud Spencer e Terence Hill”.

Vigilia di Supercoppa Italiana per Juventus e Napoli, a confronto per la prima volta dopo le polemiche sorte in seguito alla famosa gara del 4 ottobre mai disputata, con gli azzurri che non viaggiarono in direzione di Torino per rispettare la comunicazione dell’ASL.

Alla fine il CONI ha stabilito la disputa della gara e cancellato il 3-0 a tavolino e il punto di penalizzazione inflitto ai partenopei in un primo momento dal Giudice Sportivo, sentenza confermata dalla Corte d’Appello federale: prima, però, c’è da conquistare il primo trofeo della stagione 2020/2021.

Gattuso, che inizia parlando della condizione di Petagna e Mertens.

“Petagna oggi ha fatto tutto quello che doveva fare, domani avremo ancora un altro giorno per capire. Mertens si sta allenando tre ore in più degli altri, sta sentendo dolore ma sta stringendo i denti. Bisogna fargli solo i complimenti per l’impegno, non è al 100% ma se sarà necessario scenderà in campo”.

Sul momento della Juventus, Gattuso mette tutti in guardia: guai a pensare che la squadra di Pirlo sia in difficoltà.

La Juventus non deve sentire l’odore del sangue, perché sono disposti a fare tutto, hanno una grande mentalità. Se pensiamo che domani sarà una passeggiata perché hanno perso contro l’Inter, non abbiamo capito niente. Dobbiamo avere rispetto e giocare la nostra partita”.

Particolare sarà la sfida contro Pirlo, grande amico di Gattuso e compagno di squadra al Milan ed in Nazionale.

“Con Andrea Pirlo c’è grande amicizia, qualche danno lo abbiamo fatto anche fuori dal campo. Spero di dargli un dispiacere domani, ma che vinca il migliore. A volte sembravano Bud Spencer e Terence Hill nello spogliatoio, credo abbia preso più schiaffi da me che da suo padre“.

Gattuso poi guarda già in avanti e prova a pensare alla reazione della squadra, in caso di vittoria o in caso di sconfitta. Tutto però con la preoccupazione sempre presente del Covid.

“Dal punto di vista mentale una vittoria può esaltarti, mentre in caso di sconfitta dovremo saper reagire subito visto che si gioca ogni tre giorni. Questo è un altro sport perché c’è poco tempo, la Juventus ha riposato anche meno di noi. C’è un’aria strana nello spogliatoio ed anche in casa per questo dannato Covid. Non c’è tranquillità: ci sono tantissimi infortuni, hai sempre paura di perdere qualcuno per coronavirus. Siamo privilegiati ma è difficile. I valori reali delle squadre non emergono, manca qualcosa”

Finale di conferenza sul fatto che il Napoli, dopo l’ultima giornata di campionato, potrebbe essere la favorita di domani.

“La partita si prepara parlando poco, è una gara che si prepara da sola. Il 6-0 contro la Fiorentina non cambia nulla. Venivamo da un periodo non brillantissimo e la gara con la Viola ci è anche andata bene, poteva cambiare con le occasioni della Fiorentina. Bisogna farci trovar pronti senza farci sorprendere. Vediamo alla fine come andrà”.

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