Sarri avverte il Real Madrid: “Il Napoli ha la tifoseria campione del mondo”

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Sarri lancia la sfida al Real Madrid: “Sono i più forti, sarà quasi impossibile, ma il Napoli ha la tifoseria campione del mondo“.

Archiviata la lezione di calcio severamente inflitta alla Roma, per il Napoli è tempo di Champions. Al ‘San Paolo’ arriva il Real Madrid, in un ottavo di ritorno che terrà col fiato sospeso un’intera città pronta a spingere gli azzurri nel tentativo di rimonta dopo il 3-1 incassato al ‘Bernabeu’.

Sarri, nella conferenza stampa della vigilia, dichiara:

“Per forza di cose siamo uniti, l’obiettivo è comune. La cena con De Laurentiis? Col presidente abbiamo parlato mezz’ora, 28′ di cinema, ho buttato giù un paio di sceneggiature e spero mi faccia fare un film… Di calcio abbiamo parlato 30 secondi, non abbiamo accennato nemmeno al match di Roma, si è parlato di situazioni futuribili. Non vedo mancanza di convergenza sugli obiettivi”.

“La pressione dev’essere tutta sul Real, i più forti e ricchi al mondo sono loro e devono passare il turno. Noi però abbiamo la tifoseria campione del mondo, domani lo vedrà tutta Europa e sarà un ambiente difficile. La partita sarà quasi impossibile, segnano da 46 partite, ma potremmo fargli girare leggermente i coglioni.

Come?

“Loro sono abituati a grandi partite e condizioni ambientali non semplici, il clima dovrà servire positivamente a noi e non condizionare loro.Ciò che conta andrà trasmesso in campo e consentirà ai calciatori di esprimere ciò che hanno nell’anima. L’unica cosa che può creare disagi all’avversario è vedere occhi feroci”.

Sarri indica la strada al Napoli:

“Per le qualità tecniche e fisiche che hanno sarà difficile, nel mondo hanno segnato più goal di testa. L’aspetto più importante sarà la fase difensiva concedendo il meno possibile, le loro doti offensive anche in un singolo momento possono venir fuori, dovremo contenerli il più a lungo possibile. In attacco possiamo avere le nostre chances, ma si parte 2 goal sotto… In questo tipo di gare non serve pensare a quante possibilità hai, devi sfruttare le poche che si vengono a creare, anche col 3% dobbiamo giocarcela sapendo che è dura”.

Su Mertens:

“Sembra essere stato un inizio di crampi, nessun problema particolare, poi è ovvio che tutti andranno valutati tra oggi e domani. Una serie di partite così importanti e ravvicinate non le avevo mai viste. Dries comunque non è uscito per un problema muscolare”.

“Nessuna polemica, ma qualche errore di calendario è stato fatto. Si sapeva che ci potesse essere la possibilità di avere due squadre italiane agli ottavi di Champions, qualcosa non è stato considerato nel modo giusto e si può fare meglio per far esprimere i nostri club in Europa”.

Su Roma-Napoli:

“A Roma abbiamo fatto molto bene per 86′, poi una rimessa dal fondo sbagliata ci ha mandato nel panico. L’applicazione è stata buona, così come nel primo tempo di Torino, ma non dobbiamo farci travolgere dagli eventi. I giallorossi ci pressavano in maniera violenta, uscire da quella pressione ci dà possibilità di trovare spazi. I rischi saranno gli stessi domani”.

Comunque vada sarà un successo?

“E’ un bel messaggio, aver superato i gironi e aver trovato il Real dovrà essere una festa. La speranza è che questo tipo di partite diventino abituali, ma su questo c’è da lavorare”.

Sarri sul Real Madrid:

“Quando una squadra è forte lo è, hanno fatto cambi di gioco da 80 metri con 40 centimetri di campo a disposizione, qualità simili rendono dura qualsiasi interpretazione difensiva. Abbiamo ballato, ma i 3 nostri attaccanti non hanno esercitato la pressione giusta e ciò non ha aiutato i centrocampisti. E’ anche vero che il timore di farti saltare rende tutto complicato, l’unica soluzione è la collettività abbinata ad un’intensità feroce giocando più palloni possibili in minor tempo e spazio. E’ un compito quasi proibitivo, è inutile pensare di marcare a uomo. Non c’è tattica difensiva che possa fermare il talento”.

Rog sta convincendo tutti:

“Domani il confine tra gli 11 e la tribuna sarà molto sottile, dipenderà dalle sensazioni. Marko è arrivato a settembre, per 2-3 mesi ha studiato e si è ambientato giocando spezzoni di partita, ora sta facendo benissimo. E’ tenuto in forte considerazione, anche per partire titolare, ma vedremo tra stasera e domattina quanto Juve e Roma avranno influito sul ragazzo”.

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