Sampdoria-Napoli 2-4: superato col lode l’esame al Ferraris

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Il Napoli è al quinto successo consecutivo, contro la Sampdoria per due volte va avanti di due reti, per due volte rischia di farsi riprendere. Arriva il ventunesimo goal di Higuain.

Il Napoli di campionato è imbattibile, non è servita la partita d’orgoglio della Sampdoria ad evitare la terza sconfitta consecutiva. Due leggerezze di Barreto e un’ingenua espulsione di Cassani dopo un’ora di gioco, consentono al capolista Napoli di imprimere il proprio marchio al destino della sfida e di imporsi per 4-2. Mettono la firma sul risultato Higuain (9′), Insigne su rigore (18′) Correa (42′) e Hamsik (60′),  con gli ospiti in superiorità numerica, ed Eder (72′), poi Mertens a chiudere i conti (78′). Sfida vibrante che conferma lo stato di grazia dei ragazzi di Sarri.

Montella, orfano dello squalificato Soriano, punta al 4-3-3 con Viviano in porta; Cassani, Moisander, Zukanovic e Regini a protezione; Carbonero, Fernando e Barreto in mediana e tridente con Cassano centrale e Correa ed Eder esterni. Modulo speculare per Sarri che conferma Reina e completa la retroguardia con Hysaj, Albiol, Koulibaly e Ghoulam; Allan, Jorginho e Hamsik a centrocampo e davanti lo scatenato Higuain sostenuto da Callejon e Insigne.

Grande avvio del Napoli con Higuain che, subito a tu per tu con Viviano, manda clamorosamente alto, ma l’argentino non spreca all’9′ quando, approfittando di un retropassaggio suicida di Barreto, batte il portiere siglando il 21° centro stagionale. Il pomeriggio autolesionista di prosegue dieci minuti più tardi con un ingenuo fallo da rigore su Albiol. Insigne trasforma dal dischetto.

Il doppio vantaggio consente al Napoli di manovrare in scioltezza e di pungere ancora il portiere con un diagonale ravvicinato di Callejon reso innocuo in due tempi. La Samp raccoglie tutto il suo coraggio avanzando il baricentro per cercare di accorciare le distanze. L’opportunità migliore capita a Correa ma il rimpallo che ne segue agevola il salvataggio di Reina. La superiorità tecnica ospite si fa però sentire ogni qual volta la squadra di Sarri si impossessa della sfera. Una bella azione corale riporta Higuain al tiro, seppur troppo debole. Così, dopo aver subito per lunghi tratti, sul finire della frazione Correa realizza l’1-2 piazzando il pallone da dentro l’area dopo un sontuoso velo di Eder su assist dalla destra di Carbonero.

La Sampdoria, pur rischiando di capitolare su contropiede di Higuain che va a schiantarsi su Viviano in uscita, gioca meglio facendo dell’aggressione sui portatori di palla avversari la sua arma più efficace. Barreto cede il posto ad Alvarez. Il Napoli ora sembra trovare maggiori difficoltà dovendosi guardare le spalle con più insistenza. Ma Cassani, già ammonito, rimedia il secondo giallo per un inutile fallo a centrocampo su Insigne.

Neppure il tempo di sistemarsi che Hamsik fa un numero in slalom dentro i sedici metri doriani realizzando, in caduta, la terza marcatura. Poi il Pipita si fa ingelosire e, anziché servire Insigne perfetto ad incrociare, prova la magia a girare ma senza fortuna. Cassano esce per Dodò e, dall’altra parte Ghoulam viene sostituito per Strinic. La Samp è comunque viva e trova la seconda rete con Eder bravo a deviare un calcio d’angolo di Alvarez. Sarri inserisce Mertens per Insigne. Ed è proprio lui, in diagonale, a fare poker dopo che Higuain spreca ancora.

Intanto per Mancini la Lasagna è stata indigesta forse è meglio ripiegare sulle verdure.

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