Real-Napoli: a Madrid vietato scoprirsi, guai però a cambiare la fisionomia Sarriana

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Contro chi lascia giocare il Napoli ha dimostrato di saper essere devastante.

Pressing alto, tagli, palleggio e inserimenti tra le linee. Contro il Real Madrid assolutamente vietato scoprirsi, ma guai a pensare un Napoli lontano parente di quello messo in piedi dal mister Sarri.

Con chi lascia giocare gli azzurri hanno dimostrato di saper essere devastanti, ecco perchè al cospetto di un avversario di livello mondiale ma che non ha nella fase difensiva la sua qualità migliore, Hamsik e soci dovranno interpretare la gara con accortezza… ma non troppa.

La filosofia del tecnico ha ormai plasmato la rosa nei piedi e nella testa: il Napoli deve comandare la partita, anche a costo di concedere qualcosa. Ergo, contro i ‘Blancos’ tale idea di calcio dovrà essere smussata ma non rivoluzionata.

Schiacciarsi troppo vorrebbe dire consegnare il match agli spagnoli, soprattutto in un ‘Bernabeu’ che potrebbe far tremare le gambe a diversi talenti partenopei. Se ci si mette pure il timore di provare a giocarsela, addio sogni d’impresa.

Sarebbe un errore rinunciare a Zielinski, autentica arma letale in più insieme a Mertens in questa fase della stagione dove il polacco si sta consacrando come uno dei migliori prospetti del panorama europeo.

Classe ’94, Piotr ha nelle corde qualità, cambio di passo e capacità di andare in zona goal utili a creare patemi alla non certo impeccabile difesa madrilena. Zielinski e Hamsik contro Modric e Kroos, per un confronto tra interni di gran classe.

Le mezzali rappresentano la variabile con cui il Napoli può far male al Real Madrid, a patto che si copra anche. A quello potrà pensarci Diawara, più in forma di Jorginho e maggiormente indicato se si chiede di far filtro a protezione della difesa.

La personalità al guineano non manca, pur essendo un 1997, il talento neanche: rispetto all’italo-brasiliano, più predisposto al palleggio e alla gestione della sfera ma compassato e meno fisico del collega di reparto, Diawara sembra l’uomo giusto per consentire a Zielinski e Hamsik di poter far danni tra le linee in ripartenza.

L’impiego di Allan in luogo del polacco darebbe maggior quantità al centrocampo, che però ne perderebbe in propositività e palleggio: da un lato ipotesi giusta, visto lo spessore tecnico dei dirimpettai di Zidane, ma dall’altro condizionerebbe la creazione di gioco degli azzurri.

La catena Zielinski-Callejon da una parte, quella Ghoulam-Hamsik-Insigne dall’altra, con Diawara come frangiflutti e Mertens a fare da mina vagante, conservando il diktat fatto di possesso palla e sfrontatezza in fase offensiva, per pungere un Real ‘galactico’ ma non imperforabile. Sulla carta tutto molto bello, ma a parlare sarà il campo.

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