Tra le tante dichiarazioni fuori luogo rilasciate da persone vicine all’ambiente bianconero in occasione del rinvio della gara Napoli-Juventus ha colpito in particolar modo quanto detto da Rampulla, ex portiere della società Piemontese: “A Napoli ogni giorno tante persone muoiono per sparatorie eppure le partite non vengono rinviate”. Il riferimento era alla persona deceduta a Puozzoli a causa di un albero sradicatosi per il troppo vento. Intercettato per avere maggiori delucidazioni in merito, Rampulla ha fatto retromarcia affermando: “Napoli-Juve non doveva essere giocata. E se ho offeso qualcuno, mi dispiace e chiedo scusa anche perché sono anch’io un uomo meridionale poiché il mio preparatore atletico è di Napoli e la mia ragazza è di Salerno. Probabilmente alcune mie parole sono state trascritte in maniera sbagliata. Credo però che nella riunione di ieri mattina doveva essere presente anche la Juventus, ma poi era poi conseguenza logica, rimandare la partita anche perché al San Polo non arrivano 500 persone ma 60.000. Credo che il Napoli abbia l’ organico giusto per lottare fino alla fine per il titolo. Certo, la Champions League assorbe energie fisiche e menatali però credo che il Napoli abbia una rosa talmente ampia che possa lottare su tutti i fronti. Nella lotta scudetto inserirei anche Juventus, Milan e Lazio”. Scuse che servono a poco…
Antonio De Filippo NAPOLICALCIO.NET