Rafa Benitez: “Napoli come Valencia, finale di EL col Siviglia”

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Rafa Benitez: “Il Napoli somiglia al mio Valencia. Mi piacerebbe una finale di Europa League con il Siviglia. Espulsione con l’Atalanta? Incomprensibile”.

Il fatturato è decisivo. Rafa Benitez lo ha ripetuto tante volte e non ha cambiato idea. In un’intervista rilasciata alla radio iberica ‘Cope’, il tecnico del Napoli ha provato ad inquadrare la realtà della società partenopea, che resta comunque di medio-alto livello. Ben lontana dall’essere un vaso di coccio tra vasi di ferro.

Sicuramente la Juventus e la Roma hanno capacità economiche superiori, e non sono le uniche. In un certo senso, il Napoli somiglia al mio Valencia o all’attuale Atletico Madrid – è il paragone usato da Benitez – A volte, peró, squadre dal minor potenziale economico, tramite l’unione, il lavoro di gruppo e l’attitudine, raggiungono risultati importanti, superando rivali potenzialmente molto piú forti. Anche questo é il bello del calcio“.

Insomma, esiste anche l’imponderabile, per fortuna. Un fattore su cui il Napoli conta per arrivare fino in fondo in Europa League: “Mi piacerebbe una finale con il Siviglia – è il desiderio di Benitez – però, dovendo essere coerente, basandomi sul gran numero di squadre di questo paese che hanno passato più di un turno, anche una finale tutta italiana non sarebbe male“.

Prima, però, meglio concentrarsi sul prossimo, difficile rivale, il Wolfsburg: “Batterlo sará complicato. E’ riuscito a fare quattro goal alla squadra di gran lunga più forte della Bundesliga, il Bayern Monaco – ricorda Benitez – Ovviamente, anche se sarà molto difficile ottenere il pass per la semifinale, daremo fondo a tutte le nostre energie per raggiungerla“.


“Espulsione con l’Atalanta? Episodio assolutamente incomprensibile e totalmente sproporzionato”


Non poteva mancare un commento sull’espulsione rimediata nell’ultimo match di campionato contro l’Atalanta, la prima di sempre come ricordato più volte da Benitez: “In tutta la mia carriera, in cui ho collezionato in totale 670 partite, non sono mai stato nemmeno ammonito. Ho molto rispetto degli arbitri“.

Un’espulsione frutto di un colossale equivoco, a sentire il diretto interessato: “Pensavo che l’arbitro avesse fischiato la fine della partita e sono entrato in campo dirigendomi verso sinistra in direzione degli spogliatoi. Calvarese, però, aveva solo fischiato un fallo di gioco. Esco rapidamente e chiedo scusa per essermi confuso. Il quarto uomo deve aver segnalato che sono entrato in campo e per questo sono stato espulso. Assolutamente incomprensibile e totalmente sproporzionato“.

La direzione arbitrale non lo ha di certo soddisfatto: “La cosa peggiore é che si é trattato di uno sfortunato incidente da sommare a molti altri episodi simili successi durante una partita un po’ curiosa, abbastanza incomprensibile e certamente molto triste. Non é certo nel mio stile, più di 600 partite lo testimoniano“.

In tema di bilanci stagionali, Benitez vede il bicchiere mezzo pieno, in barba ai tanti detrattori: “In questa stagione le cose stanno andando abbastanza bene. Ad oggi, abbiamo giá vinto la Supercoppa Italiana, un trofeo ottenuto contro un avversario dal grande valore come la Juventus, e siamo in semifinale di Coppa Italia, dove ci giocheremo le nostre chance di raggiungere un’altra finale. Siamo giunti anche ai quarti di finale di Europa League, erano trascorsi 26 anni dall’ultima volta“.


“La finale di Istanbul? Indubbiamente la più spettacolare nella storia della Champions”


Tutto vero, ma ad aprile bisognerà provare a raccogliere quanto seminato: “Ci aspettano ben otto partite, e tutte sono molto importanti, direi cruciali. E dopo altre otto, forse nove, a maggio. Siamo ancora in tre competizioni con la possibilità per questo club di raggiungere grandi traguardi“.

Il tema rinnovo non sembra distrarre minimamente Benitez: “Siamo giunti in u

n momento molto importante per il Napoli e devo rimanere concentrato e pensare esclusivamente alla squadra, al di là di quello che mi aspetta o meno in futuro. Per questo parlo solo del mio club attuale: devo rimanere assolutamente concentrato su quello che ci stiamo giocando“.

Si avvicina, intanto, il decimo anniversario della finale di Istanbul, vinta ai rigori col suo Liverpool ai danni del Milan: il punto più alto della carriera di Benitez. “Ha tutto per essere definita la finale delle finali. Partendo dalle emozioni, passando per il suo svolgimento e l’epilogo incredibile. Direi, senza timore di sbagliarmi, che é la finale più spettacolare di tutte quelle che si sono disputate nella storia della Champions“.

Rafa Benitez, tecnico del Napoli

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