Ma no, non è una mera massima filosofica, bensì la condizione del tifoso partenopeo. Una specie inebriata di passione a tratti mischiata a pessimismo leopardiano. Dopo la prima frazione di gioco, Napoli-Siena sembrava partita destinata ad uno squallido 0-0, risultato da buttare via capace di dare il là ad un nugolo di polemiche: la mancanza di sbocchi offensivi, i giocatori demotivati per gli adeguamenti contrattuali negati, la confusione mentale di Reja…Il tutto, senza attendere i restanti 45 minuti di gioco. 45 minuti che hanno regalato un Napoli bello a vedersi, che grazie a sostituzioni finalmente indovinate dallo zio saggio, torna alla vittoria e raccoglie tre punti preziosi. Il Siena di Giampaolo possiede una fase difensiva organizzata ed efficace, capace di mettere in difficoltà una squadra come il Napoli che sovente ha le polveri bagnate quando deve espugnare un fortino. Il Saggio conferma Zalayeta affianco a Lavezzi, fa tornare titolari Contini, Santacroce e Blasi e preferisce Navarro a Gianello tra i pali per la sostituzione di Iezzo. L’inizio degli azzurri è aggressivo, ma il pressing alto dei toscani ed undici giocatori dietro la linea della palla rendono la vita dura alla manovra degli uomini di Reja, a volte un po’ arruffona con Contini e Gargano piuttosti imprecisi. E’ il Siena per primo a rendersi davvero pericoloso con una azione rapida e ficcante conclusa da un destro di Ghezzal respinto in angolo da Santacroce. Gli azzurri soffrono ma al 17esimo riescono a trovare il varco, con uno splendido affondo a sinistra di Mannini, ben lanciato da Hamsik: traversone basso dell’esterno pisano e tiro a colpo sicuro di Maggio che batte Curci ma trova un legno clamoroso. Il Siena non si lascia intimorire e sfiora il vantaggio quattro minuti più tardi con una incursione di Kharja, che solo davanti a Navarro calcia sul portiere argentino, ben posizionato e bravo a salvare la propria porta. Il Napoli si spegne di nuovo, palesando l’atavica difficoltà a costruire il gioco a centrocampo, mentre i bianconeri sciorinano trame molto interessanti ed insidiose. Ci prova ancora capitan Vergassola, ma il tiro è smorzato Navarro che blocca con facilità. Al 34esimo Ghezzal è rapidissimo, ma sbaglia il controllo e il Napoli si salva. La risposta arriva con Zalayeta, che lascia scorrere un perfetto assist di Maggio ma fa sfumare l’occasione, in un pericoloso contropiede con gli azzurri in superiorità numerica. E’ancora Ghezzal ad avere una chance clamorosa, servito solo davanti al portiere. Ci prova il Pocho a svegliare gli azzurri con un colpo di testa dal limite che per poco non sorprende Curci, fuori dai pali, costretto in angolo. Poi Maggio dà l’illusione del gol con un destro potente, ma il pallone è solo sull’esterno della rete. Siena sempre vivo, al 41esimo Maccarone impegna Navarro con un destro da fuori, il portiere argentino devia in corner. Ancora il bomber toscano lascia sul posto Cannavaro, costretto ad atterrarlo ad un metro dalla linea che delimita l’area di rigore. Il calcio piazzato non sortisce effetti, ma il pubblico rumoregga, il Napoli del primo tempo non piace. L’inizio della ripresa è sulla stessa falsariga del primo, con un Napoli nervoso ed impreciso. Il Siena è più spavaldo e ficcante, crea un paio di mischie in area, ma Santacroce è il più reattivo e sventa i pericoli. L’occasionissima per gli azzurri arriva al 52esimo: cross preciso di Maggio, Hamsik la spizza e Zalayeta è pachidermico nel calciare a porta vuota, facendosi clamorosamente chiudere in angolo dai difensori toscani. Il Siena si ripropone pericolosamente con Ghezzal che libera il destro che finisce sull’esterno della rete analogamente al tiro di Maggio del primo tempo. E’ ancora Zalayeta a riprovarci, ancora su assist di Hamsik, ma sul sinistro del Panterone è reattivo Curci che si salva. L’arbitro Damato inizia a sventolare cartellini, subiti da Blasi, Hamsik e Rossettini. Lavezzi mette i brividi su calcio piazzato, cerca il secondo palo, ma di poco non trova la porta. Reja spinge i suoi in avanti e inserisce Denis per Mannini. La mossa è decisiva. Minuto numero 62: il neomelodico azzurro immediatamente serve Hamsik, allargatosi sulla sinistra, il traversone dello slovacco trova la deviazione vincente di Christian Maggio che fa esplodere il San Paolo. Gli azzurri contengono e ripartono e Zalayeta sfiora in raddoppio deviando in spaccata un cross dalla destra: straordinaria la parata di Curci che devia di un soffio oltre il palo alla sua destra. Il Siena prova a reagire, Giampaolo inserisce Calaiò, che entra tra gli applausi, per portare a tre il numero delle sue punte. Ma gli azzurri chiudono il match. Al 72esimo Maggio sfonda ancora sulla destra, cross tagliato perfetto che sorprende la retroguardia bianconera e appoggio in rete di Denis che trova la sua sesta rete stagionale. Il Siena è ormai al tappeto e Maccarone al 75esimo tenta un velleitario tiro da trenta metri che finisce in curva A. Risposta partenopea con una giocata sontuosa di Lavezzi, con Denis che prova a sfondare ma viene chiuso sul fondo. C’è spazio anche per Aronica e Pazienza, entrati in luogo di Zalayeta e Gargano. Il finale di match è noioso, col Siena che non riesce più ad affondare e il Napoli che non spinge. A rendersi protagonista è l’arbitro Damato (carta conosciuta già ai tempi dei playoff di serie C), che ammonisce Santacroce e Navarro per perdita di tempo. Alla fine applausi del San Paolo, vittoria importante che consolida il quarto posto e lancia gli azzurri a +3 rispetto al numero dei punti complessivi conquistati nello scorso girone di andata. Il Napoli è sempre lì, e con un calendario più facile delle avversarie delle prossime giornate, non si esclude che sotto l’albero i tifosi possano trovare il sorpasso ai danni di una squadra a strisce…
C.Francesco Piantedosi
