Napoli-Juventus 3-1: la parola ai protagonisti.

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“La parola impresa sembra ormai stonata. Eh si, perché Il Napoli c’ha proprio preso gusto. Sei punti conquistati contro la vecchia signora in questa stagione, e tre vittorie su tre a Fuorigrotta dal ritorno in serie A. In un San Paolo che regala uno scenario da far tremare le gambe, la banda di Mazzarri doma una Juventus a dir poco grottesca, mai pericolosa e soprattutto intimorita. Dopo due mesi di prestazioni importanti ma dal magro bottino, dove la sorte sembrava essersi dimenticata degli azzurri, la ribalta arriva proprio nella partita più sentita. Non una partita, ma la partita. Sei gli schiaffi del Napoli alla Juve tra andata e ritorno: contro i partenopei iniziò la crisi di madame e di Ciro Ferrara, contro i partenopei prosegue il crollo bianconero, questa volta con Zac al timone e con l’unico obbiettivo stagionale, la qualificazione per quella coppa dalle grandi orecchie, sempre più lontano. Proprio nella serata in cui il Napoli torna a respirare aria d’Europa.

“La squadra ha fatto una grande partita – esordisce il tecnico azzurro Walter Mazzarri nel post partita – questi ragazzi stanno giocando benissimo. Oggi si sono superati sotto il punto di vista dell’intensità. Tante partite dominate, ma stavolta sono stati incisivi sotto porta. Fabio e il pocho hanno ritrovato la brillantezza che serviva per poter arrivare al gol. Quagliarella sta facendo allenamenti specifici mentre Lavezzi da prima punta fa meno fatica girovagando per il campo e quindi può incidere più in zona gol saltando l’uomo o tentando il tiro come ha fatto nel primo tempo perché lui ce l’ha. Può diventare davvero un campione a livello internazionale”. La classifica torna a far parlare d’Europa, e non è detto che si tratti di quella di seconda scelta: “Quarto posto? Noi guardiamo solo noi stessi, sono tutte finali. In questo momento sono preoccupato solo del Catania perché abbiamo due giorni per prepararla e di solito dopo grandi prestazioni si va in campo demotivati e questo non deve succedere”.

Un De Laurentiis tanto raggiante quanto diplomatico commenta l’importantissimo e meritato successo sui bianconeri: “Mi dispiace per la Juventus che è una squadra di grande valore, non si devono demoralizzare. Non è bello vedere i volti tristi di Del Piero e altri campioni. Ma Adesso dobbiamo concentrarci sul Catania che è una squadra che esprime un grande calcio con tanti talenti. Non dobbiamo festeggiare o abbassare la guardia. Troppe volte si passa dall’euforia alla depressione, dobbiamo onorare questo stadio strepitoso che ha dato dimostrazione di educazione e rispetto nonostante l’episodio del laser. Queste novità tecnologiche sono frutto di ragazzini che non capiscono i danni che portano alla società. Il pubblico però sta maturando, abbiamo fatto passi da gigante rispetto a quando sono arrivato sei anni fa”. Il presidente conclude annunciando la sua intenzione di ritrovare il pienone al San Paolo per la gara di domenica: “Domani penso annuncerò qualcosa per la gara con il Catania, prezzi speciali per avere il pienone contro la squadra siciliana”.

Migliore in campo per gli azzurri, Fabio Quagliarella è raggiante e coglie l’occasione per togliersi qualche sassolino dalla scarpa: “Io mi prendo sempre le mie responsabilità, a volte la gente parla anche troppo. Io e i miei compagni abbiamo risposto con i fatti meritando ampiamente questa vittoria. I tifosi sono straordinari, ci hanno sempre appoggiato”.

Sponda bianconera, mister Zaccheroni ammette la superiorità del Napoli e cerca di analizzare con lucidità le difficoltà dei suoi ragazzi: “Nel primo tempo abbiamo fatto bene, il nostro portiere è stato impegnato pochissimo. Nella ripresa il Napoli è cresciuto, hanno attaccato a testa bassa con improvvise folate offensive. Noi siamo calati. Da diverso tempo non riusciamo a reggere certi ritmi, anche oggi sono entrati in campo giocatori che sono reduci da una lunga inattività. Quello che è mancata è stata una pressione costante in mezzo al campo. Oggi mi sembrava opportuno riproporre il 4-4-2. Il mio futuro? Io ho un impegno fino al 30 giugno e un obiettivo da centrare, quindi penso solamente a questo.”

L’Europa è tornata a portata di mano: neanche il tempo di gustare appieno questa vittoria che dopodomani al San Paolo sarà l’ennesima finale. Ma il Catania non starà certo a guadare.

Vincenzo Mugione NAPOLICALCIO.NET

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