Napoli-Juve 3-1: a segno il trio delle meraviglie.

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Walter Mazzarri prima di questo importantissimo match, aveva dichiarato di voler vedere un grande Napoli e una bella partita contro una Juve in condizione non invidiabile. Il tecnico dei partenopei vuole far sognare i tifosi del Napoli, che non fanno tardare la loro risposta. Infatti nel prepartita, esibiscono una favolosa coreografia con la bandiera dell’Europa e uno striscione con la scritta “Noi ci crediamo”. Partita che inizia subito con un Napoli propositivo, che però deve fare i conti con l’ennesima distrazione difensiva che regala dopo 10 minuti il vantaggio ai bianconeri, con un goal di Chiellini accolto con stupore dal pubblico e con rabbia da Mazzarri che non concepiva la motivazione di tale distrazione.
La Juve si trova in vantaggio senza crederci e per tutto il primo tempo non fa altro che fermare le avanzate degli azzurri con evidenti falli tattici. Pessima Juve che si vede schiacciare da un Napoli tanto volenteroso quanto disordinato che crea il primo pericolo con Lavezzi dopo 20 minuti, tiro che fa tremare il portiere bianconero.
Le uniche azioni da sottolineare sono solo ad opera del Pocho, che illumina ma non ha aiuto dai suoi compagni che se pur volenterosi, hanno in mente una gran confusione.
Dopo 3 minuti di recupero, Rizzoli mette fine ad un primo tempo brutto da vedere.
Ripresa ad alto ritmo, dopo un minuto Zebina strattona Quagliarella e l’arbitro assegna un calcio di rigore che l’anonimo Hamsik sbaglia regalando il pallone ai tifosi in curva.
Mazzarri e compagni spronano Hamsik che decide di svegliarsi dal letargo e aiutare questo Napoli nella sua cavalcata all’Europa. Pochi minuti ed è proprio lui che accorcia le distanze con un colpo di testa su cross di Quagliarella. Tutto lo stadio fa sentire il proprio calore al calciatore che si scrolla di dosso l’errore sul calcio di rigore. Palla al centro e Marek Hamsik restituisce il favore a Quagliarella imbeccandolo sul secondo palo e con una spaccata a volo insacca alle spalle di Manninger. Juve sulle gambe che pensava di aver toccato il fondo, ma non aveva ancora scontato l’ostacolo Napoli con quella vipera di Lavezzi che fa soffrire la retroguardia bianconera.
Brilla il San Paolo che aspetta il goal di Lavezzi che non tarda ad arrivare. A dieci minuti dalla fine Campagnaro ruba palla a centrocampo e serve a Lavezzi il pallone del 3 a 1. Esplode la gioia del Pocho che si leva la maglia e corre sotto la curva. Il presidente De Laurentiis contrario al fatto di togliersi la maglia, sicuramente lo perdonerà.
Lo stadio crolla ai piedi del Pocho che diventa il vero eroe della serata. Con l’aggancio alla Juve, l’Europa è più vicina. Ora si guarda avanti e nella prossima sfida contro il Catania bisogna continuare a vincere per far sognare i tifosi che meritano tutto quello che di buono questo Napoli è riuscito fare.

Mirko Girone NAPOLICALCIO.NET

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