Sul 2-0 e con un uomo in più, rosso a Weidenfeller, dopo che già era stato cacciato Klopp per una crisi di nervi, la squadra di Benitez soffre negli ultimi minuti: autorete di Zuniga. Ma è vittoria.
Un debutto da leccarsi i baffi. Il Napoli, capolista in campionato con la Roma, stende per 2-1 i vice-campioni del Borussia Dortmund, capitalizzando le reti di Higuain e Insigne e facendo capire che potrà dire la sua anche in Champions League. E’ vero che i tedeschi giocano tutto il secondo tempo in dieci e che, calata l’intensità, i partenopei soffrono nel finale dopo l’autorete di Zuniga, però le indicazioni confortanti superano le critiche.
Benitez ha tutto l’organico a disposizione e solo nella stretta vigilia scioglie gli ultimi due dubbi di formazione, scegliendo Britos e Insigne e non Cannavaro e Pandev. Behrami torna in mezzo al campo, Higuain è la punta unica supportato anche da Callejon e Hamsik. Klopp, un sogno d’estate del presidente De Laurentiis, recupera in extremis Grosskreutz sulla destra, schiera Sahin e Bender sulla mediana e affida il peso della fase offensiva sulle spalle rocciose di Lewandowsky. I vice-campioni d’Europa partono aggressivi, anche se la prima, vera palla gol è dei padroni di casa: Insigne, al 13′, prova la sua specialità, il destro a girare ‘alla Del Piero’, che però non centra il bersaglio. Al 14′ Weidenfeller esce coi piedi su Higuain, che dopo due minuti scappa alla difesa avversaria, con Subotic costretto alla scivolata miracolosa per evitare guai seri.
Il Dortmund si fa seriamente pericoloso al 26′, quando Reina deve chiudere lo specchio al sinistro di Lewandowski e Zuniga salvare capra e cavoli di testa.
L’intensità del Napoli però cresce, Higuain ha il diavolo in corpo ed è quasi naturale che sia l’argentino a sbloccare lo score. Il suo stacco, al 29′, su cross perfetto di Zuniga, fa esplodere di gioia il San Paolo, e di rabbia Klopp, che l’arbitro portoghese Proenca espelle per aver urlato in faccia al quarto uomo la sua protesta per il ritardato ingresso di Subotic. La reazione dei gialloneri è affidata a Reus, che in un attimo spedice a lato su punizione e calcia malamente al volo dopo il gran lavoro di Lewandowski.
Allo scadere inizia a piovere copiosamente e Higuain, al 45′, inzucca fuori una punizione di Insigne. Nel recupero succede l’incredibile o quasi: Higuain si incunea al centro, Weidenfeller tocca con la mano per non farsi scavalcare e rimedia il rosso diretto. Borussia in dieci, tra i pali entra Langerak, chiamato subito in causa, sulle conseguente punizione, ancora dal fuoriclasse argentino.
Nella ripresa, in superiorità numerica, il Napoli cerca di chiudere i conti ma il Borussia resta sempre in partita, sebbene soffra la spinta dei partenopei. Campani vicini al bis al 16′: dopo una conclusione di Inler respintada Langerak, Insigne penetra e mette in mezzo ma Hamsik non è reattivo sotto porta. Grande spunto di Aubameyang vanificato da Reus, Napoli all’assalto sotto il diluvio e il raddoppio giunge al 22′ con una super punizione di Insigne, un capolavoro balistico che manda in visibilio i suoi tifosi.
Aubameyang, al 25′, stampa la traversa dalla distanza, Higuain al 27′ spreca una bell’azione con un sinistro debole.
Mertens entra ed è pericoloso su punizione al 31′, Aubameyang e Sahin impegnano Reina dalla distanza, Callejon per poco non colpisce in spaccata al 35′. A sfiorare davvero il tris è Pandev, che al 38′ esalta l’istinto di Langerak. Al 35′ Sahin sfiora l’incrocio su punizione ma a combinare la frittata, a 3′ dal novantesimo, è Zuniga, che infila l’autogol con un tocco evitabile. Sessanta secondi dopo, Reina è super nel mettere in corner un’altra punizione di Reus. Il San Paolo soffre ma poi gioisce: il Napoli vince 2-1 e, il primo ottobre, andrà a Londra per affrontare un’altra grande del calcio europei, l’Arsenal.
Magari per vincere ancora.
