Lecce – Napoli 1-1: gli azzurri resistono all’arrembaggio salentino.

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In tempi di vacche magre e di motivazioni che rasentano lo zero, un punto fuori casa è più che positivo. Specialmente se l’avversario è il Lecce, che si giocava oggi una delle ultime chance per mantenere la categoria. Donadoni stravolge la formazione, operando sei cambi rispetto alla figuraccia di Siena. Dentro Aronica, Datolo e Bogliacino, con Denis a sostituire Zalayeta, relegato in tribuna dopo il caso scoppiato in settimana. Il Lecce parte a spron battuto con Zanchetta che dopo 2 minuti calcia a lato, mentre al 5’ conclude alto una punizione dai 25 metri. Sono ancora i giallorossi a rendersi pericolosi al 10’, con Munari che si inarca per impattare di testa, nulla di fatto. Al 14’ Papadopoulos si ritrova solo dinanzi a Navarro, che esce all’impazzata e respinge la conclusione. Finalmente si vede il Napoli, che al 22’ si propone in avanti con Vitale, imbeccato da Bogliacino, ma il giovane esterno non inquadra la porta. Gli azzurri escono definitivamente dal torpore, abbandonando l’atteggiamento difensivo fino a quel momento proposto. Triangolo Denis – Pià, che l’argentino chiude in malo modo con una conclusione sballata, mentre Datolo attendeva smarcato alle sue spalle. I pugliesi replicano con Edinho, che lascia partire un destro pericoloso dalla distanza, ma Navarro devia in corner. La partita si sblocca al 33’, quando Datolo si fa tutto il campo palla al piede, attende l’arrivo di Pià per servirgli su un piatto d’oro una palla che chiedeva solo di essere spinta in rete. Il brasiliano non sbaglia e corre ad abbracciare Donadoni dopo il gol. Il Lecce incassa il colpo e comincia a sbandare, concedendo praterie ai partenopei. In sequenza sprecano Pià, Datolo e Denis su altrettante ripartenze, peccando di scarsa precisione sotto porta. Scatta la prima ammonizione, se la busca Esposito. Quando ormai gli spogliatoi sono prossimi, ecco il dubbio rigore che l’arbitro Pierpaoli concede ai salentini. Azione da calcio d’angolo al 44’, la palla sembra battere contro la mano di Cannavaro prima e di Mannini poi, ma la distanza è estremamente ravvicinata. Sul dischetto si presenta Zanchetta, che infila Navarro con un destro angolatissimo. L’atmosfera si surriscalda, lo stesso Zanchetta viene ammonito insieme a Contini per reciproche scorrettezze. La ripresa si apre con la clamorosa occasione per Datolo, che spedisce di sinistro a lato, quando dinanzi a sé aveva solo Benussi. De Canio inserisce Konan per Edinho, l’ivoriano comincia subito a creare grattacapi al povero Vitale, che è costretto a fermarlo con le maniere forti: cartellino giallo e squalifica per il laterale azzurro. Al 12’ Konan sfugge a due avversari, ne dribbla un terzo ma il suo tiro sfiora il palo. Comincia il forcing giallorosso, con Giuliatto che al 14’ calcia a volo dopo una respinta in area, ma la conclusione è alta. Al 18’ strepitoso intervento di Navarro che si erge come un muro dinanzi alla botta a colpo sicuro di Papadopoulos, lasciato inspiegabilmente solo. Il Lecce grida al gol, ma la palla non varca per intero la linea di porta: proteste e ammonizione per il presunto goleador salentino. Pian piano il Napoli scompare, pungendo raramente con Denis e Pià, che non si rendono però mai effettivamente pericolosi. Donadoni effettua due cambi in pochi minuti, inserendo Grava e Hamsik per Vitale e Pià. Nel frattempo i giallorossi sfiorano la rete con Tiribocchi, che al 26’ coglie un po’ di sorpresa Navarro e per poco non lo beffa con un tiro da fuori area privo di pretese. De Canio si gioca il tutto per tutto, schierando anche la quarta punta Castillo, al posto di Polenghi. L’ex pisano va vicino al gol di testa, ma la palla è alta non di molto. Russotto fa il suo ingresso per Datolo, ormai esausto, ma è il Lecce che spinge senza sosta, galvanizzato dalle buone notizie che arrivano da Torino, dove il Bologna ha acciuffato i granata. Assist di Konan per Castillo, che però sa offrire solo un tiro blando. Al 41’ è Papadopoulos ad impensierire Navarro con un tiro cross senza velleità, ma l’estremo argentino battezza male la traiettoria e per poco non viene beffato. Entra anche Caserta per Giacomazzi, quando il Napoli ha già da tirato i remi in barca. L’ultima emozione la regala Tiribocchi nel terzo minuto di recupero, colpendo al volo la sfera che supera Navarro ma va ad infrangersi sulla traversa. La palla ritorna all’attaccante pugliese, che però mette a lato a porta spalancata. Finisce con un pareggio che soddisfa il Napoli, mentre il Lecce resta in corsa per la salvezza grazie al pari tra Torino e Bologna. Forse gli azzurri potevano osare un po’ di più, anche per celebrare degnamente una ricorrenza storica: di questi tempi, 22 anni fa, una città intera celebrava il primo storico scudetto del ciuccio.

Aurelio Scandurra NAPOLICALCIO.NET

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