Josè Callejon, a 17 goal stagionali con il Napoli, è il secondo miglior marcatore tra gli spagnoli nel suo ruolo. Ma per il Mondiale è troppo tardi. “Callejon può fare dai 10 a 20 goal in stagione, sarà un giocatore fondamentale per il Napoli“.
In tanti – compreso chi scrive – sorrisero lo scorso 14 luglio, quando Rafa Benitez, nel ritiro di Dimaro, si lanciò in un’ardita previsione sull’impatto di Josè Callejon nel calcio italiano. Era il Napoli che aveva appena perso Cavani e ancora non trattava Higuain. I goal, in quei giorni, erano argomento delicato. Ma Rafa non scherzava, no.
Josè CallejonJosè Callejon è davvero diventato un elemento imprescindibile del Napoli targato Benitez. La sorpresa più bella tra i diversi volti nuovi approdati al San Paolo la passata estate. Per appena 10 milioni, tra l’altro. Ci ha impiegato poco a togliersi di dosso l’etichetta di ‘scarto del Real Madrid’, ancor meno per cancellare qualunque reminiscenza del precedente titolare della sua maglia numero 7.
E’ un giocatore completamente diverso rispetto a Cavani, in primis nel ruolo. Ma con il Matador condivide alcune caratteristiche, tra le più apprezzate dai tifosi: l’inesauribile generosità, che l’ha portato a giocare in alcuni frangenti anche da terzino destro, e un’efficacia sotto porta decisamente sopra la media. Sempre, rigorosamente, di corsa, il suo marchio di fabbrica.
Fa specie pensare che uno così, la prossima estate, seguirà il Mondiale dal divano di casa. Eppure succederà. Del Bosque e la Spagna sono rimasti insensibili alla sua enorme stagione con il Napoli. Troppa concorrenza, fenomeni a bizzeffe là davanti, direte voi. Ed è vero. Ma i nomi, nel calcio, non sono tutto.
Il confronto tra il bottino stagionale di Callejon con i giocatori d’attacco nel giro della Roja (esclusi i centravanti puri come Diego Costa e Negredo) è impressionante: soltanto Pedro ha segnato più di lui, appena un goal.
Poi tutti dietro. Da Fabregas a Silva, da Navas a Mata, passando per Muniain, Isco, Koke e Cazorla. Sono tutti lontani, alcuni lontanissimi, dal suo score.
Tra i tifosi del Real Madrid, rimasti molto legati al ‘dodicesimo uomo’ di Mourinho, c’è chi sta iniziando a spingere per averlo in Brasile proprio come vice-Pedro, il profilo forse più simile a Callejon. Forse un po’ tardi…
“Non essendo mai stato convocato finora, è praticamente impossibile che possa andare al Mondiale – ci ha spiegato Alberto Piñero di Goal Spagna –. Se n’è parlato ad inizio stagione, ma in quel ruolo c’è grande concorrenza“.
“Pedro e Navas sono molto simili a Callejon, è un tipo di calciatore che Del Bosque apprezza molto: tanto lavoro sulla fascia, ottima capacità di accentrarsi, grande qualità. Il fatto è che sono giocatori a cui è quasi impossibile sfilare il posto nella Spagna“.
L’eco delle sue imprese in azzurro fatica ad arrivare dalle parti di Madrid: “Non si parla molto di Callejon, ad essere onesti. Trova sempre spazio nelle classiche rubriche sugli spagnoli in giro per l’Europa, ma in un calcio abituato ai 50 goal di Ronaldo, Messi e Diego Costa è difficile far notizia“.
Però chiedete ad uno spagnolo il suo parere su Callejon, specie se vicino alle vicende del Real come Alberto, e la risposta sarà decisa: “Lui è una stella. Al Real è stato un ‘magnifico suplente’, una riserva di lusso insomma. E ora c’è la percezione che sia ancor più pronto di prima a giocare da protagonista in una grande piazza“. Tutto vero, basta puntare lo sguardo verso il San Paolo. Napoli se lo gode.
