Denis e Zalayeta, quando il gol diventa un problema.

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Nel gioco del calcio esistono diverse tipologie di attaccanti. C’è quello dotato tecnicamente, quello che invece fa del fisico il suo punto di forza, quello che ama partire da dietro, oppure quello a cui piace svariare su tutto il fronte d’attacco. Nel calcio moderno, un attaccante può avere le più svariate caratteristiche che lo differenziano dai suoi colleghi, ma tra di loro c’è un denominatore comune: il gol. Che sia di tacco o di punta, di fortuna o di bravura, d’istinto o di furbizia, per un attaccante il gol rappresenta il nutrimento per avere la forza di andare avanti. Senza di esso, un attaccante non si sente se stesso, è spaesato, appare stanco, svogliato, depresso. In questi casi, la migliore medicina è rappresentata dal pallone che va a finire nel sacco. In questo campionato, il Napoli non ha ancora trovato nei suoi attaccanti colui che segna con costanza. In due, Denis e Zalayeta, hanno realizzato la bellezza (si fa per dire) di 9 gol. 7 l’argentino, solo due l’uruguaiano. Denis non segna dal 13 Dicembre, Zalayeta addirittura dal 9 Novembre. I numeri parlano chiaro. La difficoltà di questo Napoli di andare in gol con le sue “bocche di fuoco” è palese. Basti pensare che il capocannoniere della squadra è un centrocampista, ovvero Hamsik, per rendersi conto delle lacune che si porta dietro il parco attaccanti azzurro. Anche per questo il DG Marino si sta guardando intorno per cercare di accaparrarsi una punta da 20 gol in stagione. Borriello è uno degli obiettivi, ma si parla anche di Quagliarella dell’Udinese. Nel frattempo però, Donadoni dovrà trovare una soluzione immediata per cercare di risvegliare dal letargo le due punte sudamericane. Non è solo colpa loro, infatti, se i gol sono pochi. Spesso la squadra non li ha aiutati, spedendo in area pochissimi palloni giocabili, costringendoli spesso ad allontanarsi dalla porta per trovare palloni da giocare. Gli azzurri non hanno mai crossato molto in partita, rendendo dura la vita alle punte centrali. Mentre Zalayeta non è una vera prima punta, ma ama giocare un pò più dietro per far salire la squadra, Denis è un ariete che ha bisogno di essere servito con una certa costanza in area di rigore, laddove rappresenterebbe un pericolo per le difese avversarie vista la sua stazza fisica. Domenica prossima contro la Sampdoria, Donadoni probabilmente schiererà Zalayeta, che proprio contro i blucerchiati ha siglato il suo ultimo gol, sperando che sappia ripetersi a Marassi. Denis cercherà di farsi trovare pronto nella ripresa, per dare una prova delle sue doti, che sicuramente non sono state tutte evidenziate in questa stagione, anche a causa di comprensibili problemi di ambientamento.

Pierpaolo Orefice NAPOLICALCIO.NET

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