Calciomercato Napoli, De Laurentiis annuncia: “Visite per Pavoletti nei prossimi giorni”

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Il presidente De Laurentiis, annuncia il colpo in attacco per il Napoli: “Nei prossimi giorni Pavoletti farà le visite mediche. Auguriamoci che sia forte e in forma”.

Sarà Leonardo Pavoletti il colpo in attacco del Napoli. A sciogliere tutti i dubbi è stato il presidente De Laurentiis, che intervenuto alla vigilia di Natale ai microfoni di ‘Sky Sport24’, ha annunciato l’arrivo imminente del centravanti del Genoa.

“Pavoletti deve fare le visite nei prossimi giorni. Auguriamoci che sia forte e in forma”.

Secondo quanto riporta ‘La Gazzetta dello Sport’, gli esami della punta sono stati fissati per mercoledì a Villa Stuart a Roma. Ad attenderlo ci sarà il medico sociale del Napoli De Nicola. Gli accertamenti saranno scrupolosi perché Pavoletti è reduce da due infortuni, uno muscolare, l’altro traumatico, al ginocchio.destro.

Se supererà le visite mediche, Pavoletti dovrebbe firmare un contratto con il club azzurro fino al 2020 e sarebbe a disposizione di Sarri fin dal 1° gennaio.

L’arrivo del bomber del Genoa andrà a colmare il gap creatosi nella rosa azzurra dopo il grave infortunio di Milik, ancora De Laurentiis:

“Il Napoli non ha nessun deficit,ha rosa ampia ma non è stata del tutto scoperta e allenata al punto giusto. Sarri è un grandissimo allenatore ma come tutti i toscani molto furbo. Guida la squadra per la società ma anche per sé stesso”.

“In generalegli allenatori ancora devono prendere delle sicurezze che non sono creature sostituibili. Ma non è un problema di Sarri, vedo sempre che c’è sempre paura di dover poi essere esonerati, secondo me l’allenatore deve essere una parte forte della società. È un dipendente, la società deve rapportarsi a lui in un contesto di crescita. Ci sono allenatori che vogliono alcuni calciatori, ed altri che lasciano fare”.

“Il mio non è assolutamente un invito a Sarri a osare di più. Noi giochiamo tante gare, di cui alcune anche inutili. Sapete cosa ne penso del calcio moderno. Poi ci sono momenti in cui si è più in forma, e altri meno. Ci sono undici cervelli, per coniugare fisico e cervello, più tecnico e altre persone che preparano una gara in modo perfetto, servirebbe solo un computer. I giornalisti, in questo caso, non saprebbero cosa scrivere”. 

Difficile scegliere un momento migliore per il 2016:

“Sono stati tutti momenti belli, questo Napoli fa divertire quando gioca, ed è un merito di Sarri. E’ un metodo che Sarri ha insegnato dalle sue capacità e l’ha esportato nel Napoli. E non possiamo lamentarci se qualche volta uno non è sempre così preciso e perfetto nei 90 minuti. Con le nostre partite non ti addormenti mai”.

 Quanto al presunto gap con la Juventus, De Laurentiis non è d’accordo.
“Il gap con la Juve c’è solo sotto il profilo societario.Loro hanno una storia immensa perché è immensa la storia della loro famiglia. Sono stati i re d’Italia. Se l’Italia ha avuto un re è stato il signor Agnelli che gli ha creato un impero. Roba da far paura. Da un punto di vista di potere economico non ce n’è né per il Barcellona, né per il Real, né per il City, per nessuno. Ma così forte la Juve io non la vedo, la loro forza sta nella continuità e nella consapevolezza di essere la Juventus”.

“A Doha vincemmo anche noi, come il Milan ha fatto ieri. Due anni fa il risultato fu di 2-2, quindi più spettacolare rispetto a ieri. Anche se ieri mi sono divertito, devo dire che il Milan m’è piaciuto. Con i calciatori hanno dato il massimo, ce ne sono 2-3 che mi piacciono. Farebbero al caso nostro, non faccio nomi ma li invidio. Sono ben allenati, il tecnico sta facendo bene. Probabilmente ha trovato quel suo tipo di gioco”.

“Napoli è una filosofia d’ambiente, d’amore. Mertens? Credo che sia uno scugnizzo, forse anche più di Insigne. Diciamo che Mertens è uno scugnizzo spensierato, Insigne uno scugnizzo pensieroso”

Anche in Champions il Napoli vuole togliersi le sue soddisfazioni:

“Dopo 30 anni Napoli-Real è la partita delle partite. Non sono riuscito ad averla come squadra ospite, invece il Barcellona l’abbiamo avuto come rivale in amichevole. Il Real ha un fatturato quattro volte al nostro, ma l’importante è fare un bel gioco. I calciatori dovranno dimostrare di avere personalità, senza subire l’autorevolezza di una squadra che ne esprime anche di facciata”. 

“Basti pensare che un calciatore come Ronaldo, anche da infortunato, è riuscito a superare il suo allenatore e permettere al Portogallo di vincere l’Europeo. Non è una cosa da sottovalutare, serve una tenuta psicologica. Il San Paolo sarà stracolmo, ci sarà record di presenze. Sarà bello vedere come Davide sfiderà Golia. Ci saranno tifosissimi a Fuorigrotta e anche i tifosi che vengono allo stadio ogni 30 anni”.

Questione stadio:

“Dobbiamo ringraziare i vari ministri degli interni, che non ci hanno fatto creare situazioni corrette per le leggi sulla costruzione degli stadi. Con Malagò dovremo ragionare anche per buttare a mare quanto c’è di vecchio. Con la UEFA dovremo capire cosa c’è da fare in maniera intelligente. Ci sono tanti interessi ovunque, dovremo capire anche cosa accadrà in Oriente, negli Usa, in America del sud, in Africa. Napoli è una testa di serie, sapete quanto c’è da fare?”.

Una rassicurazione ai tifosi del Napoli:

“Non venderò mai il Napoli, se non quando sarò stanco del mondo del calcio. Io sono giovane nel calcio, sono come un venticinquenne. Questo mondo è in espansione, mi interessa tanto”.

Intervenuto successivamente ai microfoni di ‘Mediaset Premium’, De Laurentiis ha anche fissato i tempi del ritorno in campo di Arkadiusz Milik:

“Ha fatto allenamenti fantastici e già calcia di destro e di sinistro. Non voglio fare false previsioni ma io dal 1 febbraio sono convinto che lo rivedremo sul campo, prontissimo per la sfida del Bernabeu contro il Real Madrid. Il problema è avere un’altra prima punta d’area di rigore. Questo è stato l’errore mio di valutazione negli anni passati”. 

Gabbiadini al posto del polacco non è riuscito spesso a convincere:

“Manolo col modulo di gioco di Mihajlovic ha funzionato, con quello di Benitez ha funzionato, quindi non posso rimproverargli nulla, i goal non sono tutto, le partite bisogna vincerle. Se segni e non vinci è peggio”.

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