Benitez svela una ‘chicca’ di mercato: “Non dico chi è, ne parlo solo col Napoli”. Poi spazia: “Reina è il leader, la Juventus ha il fatturato più alto, la Roma prende meno goal”.
Al mercato estivo manca ancora qualche mese, ma in casa Napoli ci si è già proiettati a piene mani. Lo conferma la rivelazione di Rafa Benitez, il quale si sbilancia ‘a metà’ su un possibile obiettivo degli azzurri nella prossima finestra dei trasferimenti.
Al ‘Corriere del Mezzogiorno, l’allenatore spagnolo svela: “Un giocatore mi diceva: ‘Un mio compagno di Nazionale vuole venire al Napoli’. E allora, sono contento. Chi è ? Non devo dirlo. Di queste cose parlo con la società. Parlo del programma, della mia idea”.
Tra anticipazioni e mezzi silenzi, Benitez assicura i tifosi: “Stiamo lavorando con la società per preparare il futuro. Abbiamo fatto un’altra riunione con Bigon e De Laurentiis e non è certo per vincere la gara di domenica, ma per costruire il futuro, per essere al vertice tanti anni. E’ chiaro, però, che le valutazioni le facciamo sempre in base ai nostri parametri. De Laurentiis ha fatto cose importanti negli ultimi anni, ma adesso ha l’opportunità storica: mantenere i giocatori forti che abbiamo, con lo stadio e le strutture sportive”.
Nessun dubbio su chi comanda in termini di carisma: “Sappiamo tutti che il nostro leader è quello che ha i guantoni, il riferimento è a Pepe Reina, ma è arrivato quest’anno, come tanti altri. Ha bisogno di tempo per avere influenza su tutti i compagni. Oggi ci sono leader di gruppo, c’è bisogno invece di una sinergia comune”.
Il tecnico traccia poi le differenze con chi precede il Napoli in classifica: “Quando il fatturato di un club permette di avere una rosa importante è possibile giocare a un livello più alto. Una rosa ampia e forte ti permette di giocare con squadre piccole. E di vincere – dice riferendosi alla Juventus – Il gap con la Roma? In questo momento è nei goal subiti. Ma noi siamo una squadra che attacca e non snatureremo la nostra filosofia. Dobbiamo, però, essere meno sbilanciati e trovare equilibrio. Qualche volta ci riusciamo e anche bene, però almeno 10 dei 29 goal presi sono errori individuali”.
Domenica al San Paolo arriveranno proprio i giallorossi: “Per noi è una partita importantissima – ammette Benitez – Il secondo posto è possibile, ma dobbiamo essere convinti del fatto che questa è la strada giusta. Se non ci arriveremo, c’è il terzo”.
Tornando all’aspetto economico, per Rafa ciò amplia le distanze anche con i club stranieri: “All’estero ci sono squadre con un fatturato più alto che, quindi, possono permettersi rose più competitive. Poi abbiamo visto la Spagna contro l’Italia. Si può dire di tutto e di più sulla condizione fisica, ma la verità è che la Spagna è una squadra di massimo livello e la differenza sta nella qualità dei giocatori”.
Chiusura su un parallelo tra la realtà partenopea e quelle dove Benitez ha già allenato: “Valencia, Liverpool e Napoli le trovo molto simili, in particolar modo Napoli e Liverpool. Non sono Capitali ma hanno l’orgoglio di un Capitale. Noi come club e come città dobbiamo continuare a lavorare in questa direzione con orgoglio e determinazione. Senza guardare gli altri”.
