A Torino il Napoli lascia rimpianti e sogni europei.

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L’abisso non ha fondo, il baratro sembra interminabile. Otto uscite lontano dal San Paolo, stesso mesto risultato. Gli ottimisti cercano l’appiglio sul quale costruire le future speranze di rinascita, ma le note positive della serata dell’Olimpico sono quasi nulle. Gli azzurri hanno mostrato un gioco piuttosto propositivo, ma la loro prestazione è stata offuscata dal risultato. E’ ormai da tempo che la fortuna non arride più ai partenopei, il gol di Marchisio e il fuorigioco di Cannavaro sono l’ennesima dimostrazione che la malasorte ha messo casa all’ombra del Vesuvio. Una valutazione onesta e obiettiva del match porta però anche ad altre conclusioni più sottili. Sia in Coppa Italia che in campionato, il Napoli ha affrontato una Juventus lontana parente della squadra che, solo pochi mesi fa, rifilava due sconfitte al Real Madrid e surclassava il Milan. La compagine piemontese offre un gioco davvero scialbo e molte delle vittorie conquistate quest’anno sono arrivate nei minuti finali, grazie all’occhio benevolo della dea bendata. I bianconeri hanno dalla loro l’indiscutibile qualità di molti campioni, alla quale si aggiuge un carattere grintoso e mai remissivo, che finora gli ha consentito di sopperire alle palesi mancanze di alcuni elementi. I rimpianti del Napoli possono trovare fondamento proprio in questo. Le due partite dell’Olimpico lasciano l’amaro in bocca perchè hanno rappresentato l’occasione più concreta di sfatare il tabù piemontese. Poteva esserci nuovamente la vittoria a Torino dopo 20 anni, ma agli azzurri manca sempre quel pizzico di intraprendenza. Come nella scorsa stagione, arriva un 1-0 ingiusto. Allora ci pensò Iaquinta nel finale, quest’anno è toccato a Marchisio (con la complicità di Blasi) in campionato e agli errori dal dischetto in Coppa. Reja e Marino all’unisono intonano gli stessi versi: i punti non arrivano, ma la squadra è in crescita. Attenzione, commenti simili giunsero dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia, sappiamo tutti com’è proseguito il cammino dei partenopei. Dopo tanti mesi, il Napoli si ritrova nel lato destro della classifica, alla ricerca di un’identità da offrire a questo campionato. Scavalcati anche dalla Lazio, che domenica farà visita agli azzurri, l’Europa è ormai una chimera, anche se la distanza da colmare è ancora fattibile. Le semifinali di Coppa Italia, che si svolgeranno in settimana, rischiareranno le idee. Il profilarsi di una finale Juventus-Inter renderebbe utile anche il settimo posto, ma forse è arrivato il momento di non pensare più alla Uefa. Uno sguardo alle spalle non farebbe male, la zona a rischio si sta paurosamente avvicinando.

Aurelio Scandurra NAPOLICALCIO.NET

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