Mazzarri ritrova Inler e in attacco deve scegliere tra Insigne e Pandev, nei capitolini settimana problematica per Osvaldo e Totti: Pjanic nel tridente?
Mazzarri deve fare i conti con la consueta emergenza in difesa legata alle squalifiche di Cannavaro e Grava, mentre per il reparto offensivo dovrà valutare le condizioni di Insigne reduce dall’influenza. Nella linea a tre a protezione di De Sanctis dovrebbero agire Campagnaro, Gamberini e Britos; in mediana rientrerà Inler dopo il turno di squalifica scontato a Siena con vicino Behrami, sugli esterni Maggio e Zuniga. In attacco, insieme a Hamsik e Cavani, ballottaggio Insigne–Pandev con il macedone favorito.
Zeman, per la trasferta del San Paolo, può contare anche su Osvaldo, recuperato ma non al meglio e che dunque dovrebbe partire dalla panchina. Più delicata la situazione di Totti, influenzato: si deciderà in extremis. Davanti a Goicoechea difesa con Piris e Balzaretti larghi e Burdisso (al posto dello squalificato Marquinhos) al fianco di Castan. In mediana De Rossi sarà confermato titolare, con Pjanic alla sua destra e uno tra Bradley e Florenzi sul lato opposto. Davanti solo Lamela e Destro sono certi di giocare, il resto dipenderà dalle condizioni di Totti.
Sta sicuramente meglio la Roma, visto il filotto di cinque vittorie nelle ultime sei partite (intervallate solo dal passo falso di Verona col Chievo) che l’ha proiettata a ridosso della zona Champions. A Siena il Napoli ha trovato tre punti scacciacrisi dopo la stangata di Scommessopoli e l’eliminazione in Coppa Italia e contro i giallorossi sarà chiamato ad allontanare i fantasmi legati al possibile sorpasso in classifica da parte di Totti e compagni.
Quando ad incrociarsi sono due squadre che fanno della propensione offensiva il proprio punto di forza, il divertimento almeno sulla carta appare assicurato. Corsa sulle fasce, fosforo e dinamismo in mediana, imprevedibilità e talento nel reparto offensivo: Maggio-Balzaretti, De Rossi-Inler e Totti-Cavani rappresentano solo alcuni dei duelli tutti da seguire nel posticipo di lusso del San Paolo.
