Fabio Quagliarella, dopo la partita contro il Livorno, è il nuovo re di Napoli. Neanche nei suoi sogni più belli il ragazzo di Castellammare avrebbe immaginato un esordio così davanti ai suoi tifosi: una doppietta, lampi di classe, tocchi di fino e una tiro da centrocampo dai contorni maradoniani infrantosi contro una traversa poco amica. Il pubblico partenopeo lo ha accolto come uno di loro, perché Quagliarella è uno di loro essendo nato a pochi chilometri dal capoluogo campano. E Quagliarella si sente uno di loro, coronando quel sogno che aveva da bambino di vestire l’azzurro della sua città, quando a 13 anni partì verso Torino sponda granata. Lo volevano Inter, Juventus e Bayern Monaco, ma lui ha voluto solo Napoli accettando anche uno stipendio minore rispetto alle altre offerte. Ne ha dovute girare di città e ne ha dovuto cambiare di casacche il ragazzo stabiese prima di approdare nello stadio dei sogni, dove applaudiva i campioni di un tempo. Adesso è lui il campione applaudito dalla sua gente, dai suoi tifosi. Quagliarella è un campione in campo ed anche fuori, infatti ha ammesso che sperava che anche Lavezzi, suo partner d’attacco, andasse a segno, perciò ha provato un paio di volte a lanciarlo a rete. Inoltre spera che qualche altro compagno possa raggiungerlo in un altro azzurro, quello della Nazionale, in previsione dei Mondiali del 2010. E pensare che De Laurentiis affermò a suo tempo che Quagliarella, pur essendo un ottimo calciatore, non sarebbe stato ingaggiato dal Napoli perché non era una prima punta pura. Bluffava il presidente, che inizia a capire a masticarne di calcio, e capì invece che Fabio era l’uomo giusto, anche perché napoletano. Quagliarella e Lavezzi sono la coppia giusta per il Napoli di oggi e di domani, e con un duo così ogni sogno europeo può davvero trasformarsi in realtà.
Francesco Ferrara NAPOLICALCIO.NET