Napoli, Ancelotti: “Insigne importante, vogliamo tenere Callejon e Mertens”

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Ancelotti chiude i casi Insigne, Callejon e Mertens, poi su De Laurentiis: “Le sue parole sono state un po’ forti, ma venute dal cuore“.

Un Napoli a corrente alternata e a caccia di un’identità. attende la visita del Verona di Juric nell’anticipo delle 18 valido per la nona giornata di Serie A. Azzurri chiamati a ritrovare il successo dopo il pari opaco di Torino, ma di contro gli scaligeri sono osso duro e hanno iniziato col piede giusto la stagione.

Carlo Ancelotti,  in conferenza stampa, ha presentato il match del San Paolo e non solo. Si parte dal futuro, riguardo il quale l’allenatore emiliano preferisce glissare.

“Ho sempre detto che mi trovo bene a Napoli, ma oggi la priorità non è parlare del mio rinnovo, ma della situazione della squadra e del ciclo che dobbiamo affrontare”.

Si passa poi alle parole di De Laurentiis relative ad Insigne, Callejon e Mertens.

“Non mi va di commentare, ma sono dichiarazioni venute dal cuore, magari anche un po’ forti per alcuni giocatori, ma fatte col cuore. Dopo 15 giorni ha chiarito diversi aspetti, sono uscite molte frottole e tutti gli spifferi mi hanno fatto venire il raffreddore”.

Ed eccoci ad Insigne, per il quale Ancelotti ha speso parole dolci e svelato i motivi dell’esclusione a Genk.

“Ha fatto un ottimo inizio di stagione. Benissimo nel pre-campionato, bene nelle prime partite. Ha cambiato un po’ la sua posizione, poi ha avuto un attimo di sbandamento e De Laurentiis l’ha fatto notare. Per me e per la squadra è di fondamentale importanza, quand’è sereno e allegro dà il meglio di sé, quand’è ombroso non riesce a tirare fuori tutte le potenzialità. Io gli ho fatto rimarcare questo con la tribuna di Genk, un gesto forte, ma ora si sta allenando serenamente, farà bene in questo ciclo di partite. In Belgio è andato in tribuna perchè si è comportato male, non s’è allenato a dovere. E’ successo la stessa cosa a Younes. Chi non si allena bene non gioca, questo i calciatori lo sanno. Dove rende meglio Lorenzo? Davanti sul centrosinistra”.

Su Callejon e Mertens, il pensiero del tecnico azzurro lascia poco spazio alle interpretazioni.

“Di questo rinnovo si parla da tempo. Il rendimento dei due è stato ottimo in questo periodo. Se ne parlerà ancora. La società ha fatto un’offerta, come ha detto anche il presidente c’è la volontà di tenerli. Poi quando si fa un’offerta o si dice di sì o di no, quindi credo che sta ai giocatori valutare tutte le cose e prendere la decisione giusta per loro. C’è stata un’offerta ponderata da parte della società ai giocatori e ai loro entourage”.

Capitolo Lozano, reduce da un problema fisico rimediato in Nazionale e partito male nella sua avventura a Napoli.

“E’ rientrato ieri sera, non l’ho visto ancora. E’ solo una botta, ma domani valuteremo se sarà disponibile per andare in panchina o per quella dopo. Da lui ci aspettiamo tutti di più, ma praticamente s’è allenato con noi per sei volte dal punto di vista tattico. Abbiamo bisogno di conoscerci meglio. Dove lo schiererei? Nella posizione in cui ha giocato di meno, ossia punta centrale. La sua qualità migliore è l’attacco della profondità senza palla, è più veloce e vede prima degli altri. Nella rosa non abbiamo un giocatore con le sue caratteristiche. Deve esserci un adattamento da parte sua e da parte della squadra”.

Il Napoli vive un momento complicato e non convince, ma Ancelotti difende operato e squadra.

“Ci sono alcune cose che dovremmo fare meglio. Bruciano i pareggi con Genk e Torino, che ci possono stare, e il k.o. col Cagliari. In Champions siamo in testa al girone. Noi facciamo valutazioni critiche ed oggettive e tutto questo dramma non l’abbiamo visto, né io né chi lavora con me né la società. La serenità di De Laurentiis dimostra tutto questo”.

“Dobbiamo fare la corsa su noi stessi. Brucia la sconfitta di Cagliari, dopo una partita che era stata fatta bene. Vogliamo tornare a vincere. La voglia di lottare per lo Scudetto ci sarà fino alla fine“.

Nessun indizio sulla formazione, ma col Verona ci saranno altre novità.

Non mi sbilancio. Ogni squadra ha le sue caratteristiche. Se cambiamo qualcosa in attacco non vuol dire perdere l’identità, significa trovare contromisure contro un determinato avversario. Giocheremo in maniera diversa rispetto a Torino, il Verona è un’altra squadra. Younes? Si è allenato bene e può giocare”.

Chiusura su Milik, anch’egli sotto la lente d’ingrandimento per la scarsa vena prolifica mostrata in queste prime uscite.

“Ho sentito dire che ha giocato poco, che avrebbe bisogno di minutaggio. Ma se non ha giocato non era colpa mia, è stato fuori un mese per un problema al retto addominale. Non abbiamo potuto utilizzarlo, ha perso una parte di stagione importante. Non ha fatto una preparazione adeguata, già a luglio aveva problemi. Ora sta bene e può essere molto importante per noi”.

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