Aurelio De Laurentiis annuncia la nuova creatura che sta nascendo: “Mi piace il Napoli italiano. Finalmente il regista: avevo Verratti, poi non l’ho preso per il modulo.”

È stata una mattinata di incontro al vertice negli uffici della Lega di Serie A, e tra i primi ad arrivare c’è Aurelio De Laurentiis, che non si sottrae alle domande dei cronisti. Si parla ovviamente in
prima battuta del Napoli che sta nascendo, frutto anche degli input del nuovo tecnico Sarri.

“Napoli italiano? Mi piace molto, nella vita è bello cambiare in base alle proprie esperienze. In questo modo avrò modo di capire cosa funzione meglio o peggio. Il progetto con Sarri è nato dal fatto che io ho sempre chiesto a me stesso perché giochiamo senza unregista – spiega il numero uno azzurro – Quando trattai per Verratti poi capii che per il nostro modo di giocare avrei creato un problema a noi e a lui. Ho visto Valdifiorie ho pensato che era quello che fa per noi…”.

“Il Napoli riparte dal fare tesoro dell’esperienza di questi anni – continua De Laurentiis – prendendosi intanto un regista, poi domani mattina verificheremo l’idoneità diReina che torna a casa. Se sarà idoneo sarà il secondo tassello. Poi con Sarri ci sentiamo nonostante sia in vacanza, sta valutando le ultime 60 partite del Napoli per studiare la squadra. Dopo comunicheremo le nostre decisioni alla stampa. Meglio parlare solo quando si ha qualcosa da dire anziché parlare con frasi ovvie…”.

Il presidente è chiuso sul capitolo cessioni, con molti dei giocatori azzurri dati in uscita: “Quando faccio un film, porto al regista degli attori, se poi ragionando assieme lui mi porta un attore che reputa migliore, lo valutiamo e facciamo una scelta”.

De Laurentiis commenta poi anche quanto sta accadendo al Milan “Il Fondo Doyen? Mi sono fatto l’idea che nel calcio si sono troppe regole poco uniformi. Parliamo spesso di calcio come un’industria ma poi ce ne dimentichiamo. Da quando negli anni ’90 i club sono diventati società per azioni questo cozza con il diritto sportivo e con la legge 91 del 1981 che va riscritta e che invece la Lega si ostina a mantenere. Siamo senza un Ministro dello Sport e con una legge Melandri che ci crea guai”.

A ‘Radio Kiss Kiss’, poi, Aurelio De Laurentiis conferma il proprio entusiasmo per il cambio di modulo che Sarri ha in mente. Con un retroscena, peraltro già noto: “Avrei sempre voluto giocare con il regista. Avevo presoVerratti, poi purtroppo ho dovuto rinunciare per il modulo dell’epoca (estate 2012, l’allenatore era Mazzarri, ndr). E quello è un rimpianto che mi porto dietro”.