La magica notte del San Paolo ha fatto nuovamente scoppiare l’idillio tra il Napoli e i suoi meravigliosi tifosi. Il gol di Zalayeta ha cancellato di punto in bianco mesi e mesi di insuccessi, nei quali si è sciupato lo straordinario bottino guadagnato nel girone d’andata. A metà campionato i punti erano 33, adesso solo 9 in più, ma ieri finalmente è arrivata la prima vittoria di questo mortificante ritorno. Lo scorso anno a Fuorigrotta caddero tutte le tre grandi, per poco i partenopei non hanno bissato la marcia trionfale anche quest’anno. Solo il Milan è scampato alla legge del fortino flegreo, lo stesso Milan che torna a sperare in una rocambolesca rimonta sui cugini nerazzurri. Per qualcuno lo scudetto è già dell’Inter, altri profetizzano l’ennesimo crollo finale di Ibra e compagni. Questioni d’elite, che al momento non riguardano ancora il Napoli. De Laurentiis ha battezzato l’1-0 sui meneghini come il vero inizio dell’era Donadoni. Tanti complimenti per l’allenatore bergamasco, che ha preferito provare tutti i suoi effettivi in queste giornate, anziché cercare facili consensi attraverso risultati positivi e una formazione standard. La riscoperta di Amodio, Montervino, Aronica, Pià, Grava dimostra qual è l’intento dell’ormai ex Mister X. Dare una chance ad ognuno, così da trarre un giudizio per un’eventuale riconferma. Il tecnico napoletano è parte integrante del progetto di De Laurentiis e Marino, nuovamente uniti come ai bei tempi. I problemi non sono svaniti di punto in bianco, ma l’esterno destro del Panterone è il primo tassello per ritrovare la fiducia in se stessi. La splendida serata del San Paolo lascia però anche conseguenze non proprio piacevoli. Più grave del previsto il risentimento alla coscia sinistra per Lavezzi, che nel finale ha mestamente abbandonato il campo da gioco, buscandosi pure l’ammonizione da Rosetti e gli insulti di Balotelli. Niente Siena per il Pocho, che forse salterà anche la successiva partita di Lecce. Il Napoli è atteso da due trasferte consecutive, contro due avversarie in lotta per non retrocedere. Bisognerà trovare stimoli, specialmente in queste sfide, perché la grandezza di una squadra non si vede semplicemente con la vittoria su una big, ma attraverso il rendimento costante in tutto il torneo.
Aurelio Scandurra NAPOLICALCIO.NET
