Napoli: un mercato da 10. In attesa della lode…

0

Non è tutto oro quello che luccica. Oppure no? Il Napoli di oggi luccica eccome. La società di De Laurentiis sembra la Toro Rosso del calcio italiano, anche se forse una volta avremmo detto la Ferrari. Imprendibile, con un occhio aperto su tutte le trattative interessanti del mercato made in Italy. Sorpassata persino la Fiorentina di Della Valle, che nel corso di questi ultimi anni ha messo in campo il massimo sforzo finanziario, e che ora si trova a dover tirare un po’ i remi in barca. Nessuno in serie A è riuscito a fare quanto il Napoli in questo avvio di mercato, che potrebbe definirsi senza mezzi termini da 10. Innesti in grado di accomunare qualità e gioventù, di assicurare qualcosa non solo per il presente, ma anche e soprattutto in prospettiva. Ma andiamo con ordine.

Quagliarella – L’attaccante doppiamente azzurro non ha certo bisogno di presentazioni. Tutti conosciamo le qualità del ragazzo di Castellammare, stabilmente nel giro della nazionale e tornato in patria per essere la bandiera del nuovo Napoli, quello vincente. 26 anni, dalla tecnica sopraffina, il classico attaccante in grado di fare reparto da solo. Dotato di un gran tiro da fuori area, è in grado di vedere la porta come pochi. Jolly. Fin’ora il vero colpo di mercato di tutta la serie A.

Cigarini – Classe 1986, “il professore” a detta di Cesare Prandelli, calciatore in grado di dare al centrocampo del Napoli quello che fin’ora è palesemente mancato: le geometrie. Acquistato dal Napoli per 11 milioni di euro (4,8 e l’altra metà di Garics all’Atalanta e 5,5 al Parma). Il Parma è la squadra dove è cresciuto calcisticamente fin da bambino. Nella stagione 2004-2005 viene girato in prestito alla Sambenedettese, in Serie C1, dove si mette in mostra realizzando 4 reti in 33 presenze. Dopo la positiva stagione a San Benedetto del Tronto, il Parma decide di puntare su di lui e lo riprende, convinto delle sue qualità. Esordisce in Serie A a 19 anni, il 17 settembre 2005 in Parma – Empoli (1-0). Luca Cigarini chiude la stagione di esordio con ben 17 presenze. La stagione successiva lo vede imporsi come titolare, soprattutto quando alla guida dei gialloblù arriva Claudio Ranieri. Il 15 aprile 2007 realizza la prima rete in Serie A, in Parma – Catania (1-1). La stagione 2007-2008 vede la sua consacrazione come titolare fisso e faro del centrocampo degli emiliani: mostra buona tecnica e grande personalità e segna il suo secondo gol in serie A con un diagonale sinistro preciso in Inter-Parma (3-2). Nel luglio 2008 passa all’Atalanta in comproprietà per circa 5 milioni di euro. In campionato colleziona 23 presenze impreziosite da 3 gol. Pilastro del centrocampo degli azzurrini guidati da Pierluigi Casiraghi, nei recenti europei di categoria ha avuto modo di mettersi fortemente in evidenza, anche se secondo gli addetti ai lavori deve ancora dimostrare tutte le sue qualità, che sarebbero davvero eccezionali. Personalità non comune per un giocatore della sua età, detta alla perfezione i tempi di gioco. Sebastiano Somma, ex tecnico dell’Empoli, lo ha ultimamente definito come il nuovo Pirlo del calcio italiano.

Campagnaro – Nasce sportivamente nel Deportivo Morón come attaccante e, grazie delle sue qualità, viene acquistato dal Piacenza che lo porta in Italia nel 2002. Esordisce in serie A il 22 settembre dello stesso anno, nella gara Piacenza – Udinese finita 2-0. Il 27 aprile 2003 firma il suo primo gol in Serie A e, successivamente nella stessa partita la sua prima doppietta in occasione di Piacenza – Perugia terminata 5-1 per la squadra emiliana. A Piacenza dimostra buone qualità come centrale difensivo e, nelle cinque stagioni giocate in Emilia, viene schierato in questo ruolo, diventando un simbolo della squadra biancorossa e dimostrando sempre una buona costanza di rendimento. Nel 2007 Hugo viene acquistato a titolo definitivo dalla Sampdoria, prima di passare al Napoli qualche settimana fa. Secondo tutti gli esperti, Campagnaro ha grandi qualità e soprattutto un temperamento in campo da vero leone. Difensore arcigno e duro, ma solo nel rettangolo di gioco. All’esterno un ragazzo timido, sposato e con due figli, a detta di chi lo conosce più da vicino conduce una vita regolare e assolutamente da professionista. Non poco, considerato i recenti avvenimenti in casa Napoli…

De Sanctis – classe 1977, prodotto del vivaio del Pescara, rimane nel capoluogo adriatico per 4 anni dal 1994 al 1997. Protagonista di un esordio fortunoso in Serie B, quando da terzo portiere del Pescara (giocava nella Primavera) è costretto a subentrare per l’infortunio di entrambi i portieri della prima squadra e sul campo neutro di Francavilla al mare para un rigore a Christian Vieri, che a quel tempo militava nel Venezia. Da quel momento inizia una notevole carriera, spesso nel giro della nazionale e fino alla recentissima esperienza al Galatasaray. La scorsa settimana l’approdo in maglia azzurra per difendere quella porta che nell’ultima stagione ha visto ben 5 diversi guardiani, nessuno dei quali ha convinto pienamente dirigenza e allenatore.

Zuniga – 23 anni, laterale destro di difesa con spiccate doti offensive, ma capace anche di giocare anche al centrodestra, in una difesa a 3, è da molti paragonato a Cafu. Ha giocato 7 anni tra le file del Nacional Medellín, in cui ha colleziona 107 presenze e 7 gol, attirando le attenzioni di diversi club europei. Nell’estate 2008 viene acquistato per 3 milioni di euro dal Siena, club nel quale si mette in luce con ottime prestazioni, attirando l’interesse di diversi club, collezionando complessivamente 28 presenze in campionato. Esordisce in Nazionale maggiore colombiana il 9 marzo 2005 nel match amichevole contro gli Stati Uniti, perso 3-0. Partecipa alla Coppa América 2007 e prende parte alle qualificazioni per la Coppa del Mondo FIFA 2010.

Ma cosa manca ancora a questo Napoli per essere davvero completo in tutti i reparti? Ovviamente non bisogna trascurare il problema relativo alla fascia sinistra, dove Vitale non ha dimostrato ancora di essere pronto al grande salto. Resta in vita l’ipotesi De Ceglie, ma il Napoli è costretto a guardare anche altrove dato che la società bianconera non lascerà partire il giovane under 21 se non riuscirà a trovare una degna alternativa. Servirebbe ancora un centrocampista forte fisicamente, e uno o due attaccanti a seconda che German Denis resti o meno in azzurro. Difficile che si riesca ad arrivare a Pandev, il Napoli ha virato su Obinna e Cruz. Ma non c’è fretta, dopo tanta attività il Napoli può anche permettersi di aspettare un po’ alla finestra, magari attendendo nuovi sviluppi su più fronti. Solo questione di tempo dunque, e la lode si andrà ad aggiungere a questo già meritato 10.

Vincenzo Mugione NAPOLICALCIO.NET 

 

Rispondi

NapoliCalcio.NET è un sito che può essere navigato senza adblock con una fruibilità dei contenuti ottima, con solo banner di contorno che non pregiudicano la lettura degli articoli, per questo NapoliCalcio.NET non sarà più visibile per coloro che utilizzeranno adblock.

Inserite NapoliCalcio.NET all’interno della vostra lista delle eccezioni per poterlo visitare.

Grazie della comprensione.