Pepe Reina: “Scudetto? Se ne parlo Sarri mi ammazza, ma lotteremo sino alla fine per vincere“.
Al Napoli, anche se non se ne può parlare, la posizione di classifica fa sperare nella conquista dello Scudetto. A parlare del momento dei partenopei, ai microfoni di a Radio Kiss Kiss è il portiere azzurro Pepe Reina.
Prima di tutto c’è da pensare alla partita contro il Verona di domenica alle 12.30:
“La partita contro il Verona sarà sicuramente piena di insidie. Sappiamo inoltre quanto sia importante per i nostri tifosi. Dico quello che ci diciamo nello spogliatoio, ossia di pensare partita dopo partita. Ricordiamo che il Verona non viene da un bel periodo e deve riscattarsi, motivo per il quale la difficoltà sarà doppia. Intanto pensiamo al Verona, poi vedremo”.
Il ritorno a Napoli, come già detto molte volte, è stata una scelta di cuore:
“Napoli è una piazza che mi trasmette felicità. Ho sempre detto che ho voluto tanto tornare in questa città che amo, ho fatto una scelta di cuore. A me Napoli piace un sacco per come sono le persone, delle volte possono essere un po’ invadenti ma la stima che ti danno è incredibile”.
Grande intesa con Sarri, apprezzato per la sua schiettezza:
“Sarri è uno di quelli che ti parla chiaro, in faccia, ed in questo modo arriva al cuore di ogni giocatore. E’ anche un buon motivatore ed un trascinatore, lo fa anche meglio di me. Mi piacciono le persone così, per questo motivo il nostro rapporto è ottimo”.
Anche se lo stesso Sarri inibisce tutti i componenti della rosa a non parlare di Scudetto, dentro lo spogliatoio c’è la consapevolezza di potersela giocare sino alla fine:
“La sicurezza che stiamo avendo dietro e che ci fa subire pochi goal penso che ci aiuterà molto nel corso di tutta la stagione. Sappiamo bene che per puntare in alto bisogna prima di tutto difendere bene e sono contento del fatto che ci stiamo riuscendo. Koulibaly è molto forte, sta giocando bene come tutti i ragazzi del reparto. Scudetto? Il mister mi ammazza se ne parlo, ma è chiaro che faremo di tutto sino alla fine per vincere”.
