Napoli, pronto l’assalto a D’Agostino. Donadoni chiede giocatori di livello internazionale.

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Se non sarà rivoluzione poco ci manca. Dopo anni di politica sparagnina, il Napoli sembra pronto a voltare faccia, adottando strategie economiche più vicine a quelle dei grandi club. Il tetto ingaggi, finora tenuto saldamente sotto controllo, dovrà essere necessariamente innalzato, altrimenti i vari Santacroce, Lavezzi, Gargano e Hamsik potrebbero salutare tutti e andar via. A dire il vero, viste le recenti prestazioni di questi “presunti” talenti, De Laurentiis un pensierino potrebbe anche farlo. A parte Gargano, infortunato fino a fine stagione, gli altri tre gioielli azzurri hanno perso da un bel po’ quella lucentezza che li aveva resi piatto ambito di molti club. Il nazionale under 21 è salito agli onori della cronaca più per vicende personali che per meriti in campo, commettendo grossolani errori in fase difensiva. Lo slovacco è totalmente abulico, incapace di prendere la squadra per mano e di fornire assist ai compagni. Il Pocho si batte e si dimena, ma ormai tutte le retroguardie avversarie conoscono i suoi movimenti a menadito e riescono a limitarlo senza grossi affanni. Tutti dovranno sudarsi la maglia e lottare per ottenere la riconferma, il messaggio è chiaro e lo stesso Donadoni l’ha sottoscritto ieri prima dell’allenamento, quando ha parlato a quattr’occhi con l’intera rosa. Il nuovo mister partenopeo ha richiesto al patron azzurro almeno due elementi di caratura internazionale, in grado di elevare lo spessore tecnico della squadra, ben al di sotto di quanto affermavano gli esperti ad inizio stagione. Il presidente sarebbe disposto a sborsare 40 milioni di euro in fase di acquisizione. Una parte consistente, ben 10 milioni, verrebbe usata per mettere le mani su D’Agostino, centrocampista dell’Udinese che piace da matti a Donadoni. Per giungere a lui, Marino potrebbe offrire ai friulani anche l’altra metà del cartellino di Domizzi. Inoltre giungono le voci degli esuli, pronti a far ritorno in patria dopo l’addio di Reja. Bucchi e Calaiò sarebbero desiderosi di tornare a far parte del progetto Napoli, così come aveva dichiarato Dalla Bona qualche tempo fa. Il pensiero di De Laurentiis sembra però orientato a cambiare diverse pedine, modificando una buona parte del telaio che aveva consentito agli azzurri di effettuare la doppia risalita dalla Serie C alla massima divisione. Sotto questo punto di vista, il produttore cinematografico appare in disaccordo con Marino, che continua a difendere i ragazzi della vecchia guardia, molti dei quali avevano ben figurato solo poche settimane fa, nel bel pareggio ottenuto a Marassi contro la Sampdoria.

Aurelio Scandurra NAPOLICALCIO.NET 

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