Il Napoli, è caduto in piena crisi, si avvicina terribilmente alla zona retrocessione e continua a non produrre gioco e ancora peggio, a non fare risultato. Questo è l’esito di una giornata da dimenticare, un Napoli piccolo piccolo si fa mettere sotto dall’ultima forza del campionato, e dimostra di essere ancora una provinciale. Eppure c’è tanto amaro in bocca a pensare che appena al 91’ il risultato era di 0-1 a favore degli azzurri. La squadra “sardagnola”, però, ha dimostrato di poter mettere sotto gli azzurri, mai padroni del gioco e senza idee, fallita l’ennesima prova di Rullo e ancora un’altra possibilità di riscatto che gli è stata data, dimostratosi anche questa volta poco capace di creare gioco sulla sua corsia e assolutamente impalpabile in fase difensiva. Un super Gianello, che ha fatto il possibile, ma ciò nonostante la retroguardia azzurra si è dimostrata incapace di reggere al forcing finale cagliaritano è una difesa Domizzi-dipedente, non è riuscita a contenere le punte Cagliaritane, mai molto concrete in questo campionato, almeno fino a ieri. La scampagnata in Sardegna poteva avere il gusto della vittoria scacciacrisi, ma il Napoli torna con una delusione e con la consapevolezza che i punti non sono più tantissimi, bisogna accelerare per fare punti necessari alla salvezza. Ora più che mai, gli acquisti sono essenziali, guai a credere nella favoletta dell’Europa, se il Napoli è quello visto ieri, sarà già un miracolo salvarsi. Speriamo che i vertici ne prendano coscienza ed inizino a fare “mea culpa” per cercare di recuperare le sorti di un campionato iniziato nel migliore dei modi e che ora si sta per trasformare in un terribile incubo, soprattutto per i tifosi.
Carmine Pollasto