Marcelo Zalayeta dopo circa un mese di stop si è riaggregato alla squadra anche se non è ancora al top e per la prossima partita con la Lazio si accomoderà in panchina. Torna così il ballottaggio Denis – Zalayeta che ha caratterizzato tutto il girone d’andata finché il ginocchio del Pantheron non ha ceduto. Al Napoli mancano tantissimo proprio i gol dei suoi bomber e questo ballottaggio infinito invece che fomentare una sana rivalità, ha messo in moto un meccanismo deleterio: nessuno dei due può considerarsi titolare e la poca competizione per la maglia non ha giovato. Tutto ciò ha creato nervosismo e acredine tra i due, ne è esempio il rifiuto di Zalayeta di accomodarsi in panchina e la protesta di Denis che scagliò i guanti contro la panchina dopo una sostituzione. L’attaccante argentino era partito abbastanza bene con gol e assist pesanti, ma poi è rimasto fermo da tempo a 7 gol, reti tra l’altro non decisive. E’ pur vero che Denis è un animale d’area di rigore e dovrebbero arrivare cross in quantità industriale dalle fasce per sfruttare appieno la sua fisicità, ma ciò è da tempo che non avviene. Così, Denis spesso arretra, e da lì non è pericoloso pure perché tecnicamente non è un fulmine e nemmeno quando ha avuto campo libero per l’infortunio di Zalayeta è riuscito ad esplodere nel suo ruolo. Il Pantheron invece sta cercando la forma fisica migliore dopo l’infortunio rimediato lo scorso anno. Zazzà magari è meno finalizzatore ma meglio si adatta meglio alle triangolazioni veloci in verticale che hanno fatto la fortuna del Napoli nel girone d’andata. La speranza è che entrambi ritrovino, quanto prima, la via del gol per risollevare le sorti del Napoli.
Francesco Ferrara NAPOLICALCIO.NET