Napoli, Donadoni prova il 4-3-1-2, ma non esclude il tridente in attacco.

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Sedute di allenamento intense, molto rigorose e disciplinate. Questo è il biglietto da visita che Donadoni ha presentato al suo nuovo gruppo, coadiuvato dal suo fidato staff tecnico. Prove tattiche incentrate su un modulo in particolare: il 4-3-1-2, con la linea difensiva formata da Santacroce, Cannavaro, Contini e Aronica. A centrocampo Blasi interditore dinanzi alla retroguardia, con Pazienza e Bogliacino ad accompagnarlo. Infine Hamsik rifinitore, alle spalle della coppia Lavezzi – Zalayeta. L’ex ct della Nazionale ha fatto un pensierino anche al tridente, con Hamisk e Lavezzi sugli esterni, in supporto del Panterone. Vitale ancora out, insieme a Maggio e Gargano. Iezzo invece sembra pronto per il rientro, ormai si allena regolarmente da giorni. Per Mannini potrebbero accorciarsi i tempi del ricorso, il Tas vorrebbe riesaminare la vicenda senza eccessivi ritardi. La speranza che l’esterno di centrocampo torni a disposizione prima dell’anno di squalifica è concreta, ma non bisognerà sottovalutare la situazione, errore già commesso in passato. Allo stesso modo, il Napoli non dovrà prendere sottogamba l’attuale crisi di gioco e di risultati che sta attraversando. La zona a rischio è ancora molto lontana, ma sarà meglio raggiungere al più presto la quota salvezza, per tenersi al riparo da inattese retrocessioni. Proprio per la discesa in Serie C, a causa del fallimento della vecchia società, alcuni tifosi partenopei avevano presentato ricorso anni fa, contro l’utilizzo del Lodo Petrucci, in quanto ritenevano ingiusta la decisione infelice nei confronti della loro squadra. Oggi hanno ricevuto dal Giudice di Pace un risarcimento di 800 euro, al quale si aggiungono gli interessi maturati dalla data della sentenza. Non è l’unica notizia che lega l’ambito giudiziario al mondo azzurro. Proprio ieri il PM ha richiesto l’archiviazione dell ’inchiesta relativa agli scontri che precedettero Roma – Napoli. Dure le accuse mosse al Casms, il comitato di vigilanza sulle manifestazioni sportive, che autorizzò la trasferta a rischio dei supporter partenopei. Allo stesso modo anche Trenitalia ha ricevuto una ramanzina, in quanto non aveva predisposto un numero di posti utili per il trasporto dei tifosi verso la Capitale. La giustizia ordinaria ha decretato un responso diverso rispetto a quello emesso dalle autorità sportive ad inizio campionato, le stesse autorità che vietano tuttora al Napoli di ricevere il sostegno del suo meraviglioso pubblico lontano dal San Paolo.

Aurelio Scandurra NAPOLICALCIO.NET

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