Quinto posto in campionato ma a due punti dalla vetta e secondo posto nel girone di Champions League con cinque punti conquistati e nessuna sconfitta subita: l’inizio di stagione per il Napoli di Mazzarri è stato senza dubbio positivo (soprattutto nella competizione europea) e la squadra, a prescindere da qualche scivolone con squadre medio piccole, ha dimostrato di potersi confermare ad altissimi livelli come già successo l’anno scorso. C’è però qualche situazione che mette in ansia l’ambiente partenopeo: una di queste è senza dubbio la stanchezza di Edinson Cavani. L’attaccante uruguayano è l’unico che, fra Coppa America ed allenamenti con la squadra azzurra, non si è mai fermato negli ultimi 12 mesi e sembra stia pagando tutto questo nelle prime partite di questo nuovo torneo. In otto match ha segnato 4 reti e questa statistica sembra essere positiva: andando ad analizzare meglio i dati però ci accorgiamo che in otto partite sono soltanto due i gli incontri nei quali il Matador ha buttato la palla in rete (la tripletta ai danni del Milan ed il rigore segnato al Villarreal) e per di più in una occasione da calcio da fermo. Martedì sera contro il Bayern Monaco la gara che ha fatto scattare l’allarme: zero tiri in porta, lentezza nei movimenti e anonimato completo nell’arco degli 80 minuti nei quali è stato impiegato. Non è una critica nei confronti di un calciatore che ci ha trascinato nella scorsa stagione e che ha già fatto guadagnare 4 punti alla propria squadra quest’anno fra campionato e Champions ma semplicemente un suggerimento a Mazzarri ed al suo staff medico affinchè uno degli attaccanti tecnicamente più forti in circolazione possa tornare ad essere decisivo in ogni gara e possa tornare a correre in mezzo al campo con la freschezza atletica che lo ha sempre contraddistinto.
Antonio De Filippo NAPOLICALCIO.NET
