Nell’anticipo domenicale di mezzogiorno il Napoli andrà a far visita alla Lazio. Sarà una partita particolare per Edy Reja, tecnico biancoazzurro, che ha passato 5 anni indimenticabili sulla panchina partenopea. Sarà una sfida importantissima, perché si affrontano la seconda e la terza forza del campionato, quindi i 3 punti messi in palio potrebbero significare primo posto nel caso in cui il Milan dovesse cadere nel derby. Dopo la partita saranno baci e abbracci tra Reja ed i suoi ex calciatori, ma per 90 minuti sarà partita vera.
L’allenatore friulano affronta il suo passato, un passato fatto di cadute ma soprattutto di grandi vittorie. Reja approdò in riva al golfo nel 2005 raccogliendo in serie C l’eredità di Ventura. La squadra si trasformò, ed approdò alla finale play-off persa contro l’Avellino. La stagione seguente fu una vera cavalcata verso la B guidata dai gol dell’arciere Calaiò. In quella serie B gli azzurri di Reja volarono verso la A assieme ad altre due nobili decadute, Genoa e Juventus.
Al primo anno di serie A Reja lanciò i giovanissimi Hamsik e Lavezzi, riuscendo a conquistare l’Intertoto. Dai campi impolverati di serie C l’allenatore friulano portò gli azzurri alle porte dell’Europa, in quella sfortunata notte di Benfica. Il quinto anno di Reja sarà quello della rottura. Per uno strano scherzo del destino il buon Edy fu esonerato a malincuore da De Laurentiis proprio dopo una sconfitta interna contro la Lazio, la sua attuale squadra. Al suo posto arrivò Donadoni.
Il Napoli e Reja saranno nemici per 90 minuti, ma comunque andrà la partita l’allenatore friulano apparterrà alla storia della squadra partenopea per quello che è riuscito a dare sia sotto il profilo tecnico sia quello umano alla città ed alla squadra azzurra.
Francesco Ferrara NAPOLICALCIO.NET
