Donadoni da quando è diventato il nuovo allenatore del Napoli ha iniziato una sorta di ripescaggio tra i giocatori caduti nel dimenticatoio come capitan Montervino, Grava e Amodio. Proprio all’uruguayano è legata una storia toccante e coraggiosa, poiché il centrocampista soffre di diabete dall’età di 9 anni. Nonostante la malattia Amodio ha proseguito per la sua strada diventando un esempio per i giovani che hanno lo stesso problema e che intendono fare sport. Nicolas partì dal Defensor Sporting, squadra uruguayana, per poi approdare alla Sambenedettese in serie C, dove affrontò il Napoli nelle semifinali playoff per poi essere acquistato con l’amico Bogliacino dallo stesso club azzurro. Con Reja ha trovato poco spazio in serie A, per cui è andato a cercar fortuna in serie B prima col Treviso e poi col Mantova. Quest’anno per 8 mesi non ha mai visto il campo, ma si è sempre allenato in silenzio e con professionalità ed è stato ripagato. Infatti Donadoni l’ha spedito nella mischia per la prima volta in campionato a Genova contro la Samp, partita finita 2-2, e poi nella splendida partita vinta per 1-0 contro l’Inter dei petroldollari. Considerando che i napoletani sono un popolo scaramantico Amodio rappresenta anche una specie di amuleto poiché in 2 partite giocate il Napoli ha totalizzato 4 punti. Donadoni non poteva chiedere di più, avendo trovato un portafortuna ed un centrocampista che giochi da regista davanti alla difesa almeno per questo finale di stagione.
Francesco Ferrara NAPOLICALCIO.NET
