Il Palermo torna a correre grazie a Delio Rossi.

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Ad inizio anno Walter Zenga la sparò grossa: “Con questa squadra possiamo puntare allo scudetto”. L’ormai ex tecnico del Palermo confidava fin troppo nelle capacità di un organico che, in realtà, non è del tutto completo, anzi. I rosanero sono indubbiamente uno dei top team della massima serie, ma da qui a reputarli capaci di vincere il tricolore ce ne passa. Zamparini ha ottenuto il titolo di Campione d’Italia lo scorso anno, ma l’ha fatto con i ragazzi della Primavera. L’irascibile patron dei siculi ha la fama di mangia-allenatori, eppure in molti confidavano nell’operato di Zenga, il cui palmares già si era riempito di titoli all’estero e della bella esperienza a Catania. Ed invece l’ex presidente del Venezia non ha resistito un intero campionato e ha chiamato Delio Rossi per risollevare le sorti della sua squadra. La virata c’è stata, il tecnico riminese è arrivato sulla panchina siciliana a fine novembre, dopo che Zenga era stato esonerato a seguito del pareggio al “Renzo Barbera” contro il suo Catania. Il battesimo del vecchio trainer della Lazio non è stato dei migliori: sconfitta per 2-1 a Verona contro il Chievo. Si profilava all’orizzonte una nuova stagione deludente, con l’obiettivo della qualificazione europea da rinviare a data a destinarsi, ma Rossi ha insistito ed i frutti sono finalmente arrivati: 4 vittorie nelle ultime 5 partite, inframmezzate dal pareggio di “Marassi” contro la Sampdoria. Da annoverare la meravigliosa affermazione al “Meazza” contro il Milan di Ronaldinho e compagni. La classifica è tornata a sorridere, con il sesto posto agguantato e l’imbattibilità interna ancora in piedi. In trasferta il bottino non è poi così male: 2 vittorie e 2 pareggi, accompagnate da 5 sconfitte. Nonostante lo schema di gioco prevalentemente offensivo, i peloritani non si sono distinti per numero di segnature, appena 24. Tra i bomber della squadra spiccano Cavani e Miccoli, appaiati a quota 6. Con 3 reti c’è Igor Budan, l’attaccante di scorta, seguito da Kjaer a quota 2. Il giovane danese, ex Midtjylland, rappresenta la vera rivelazione del Palermo, uno degli acquisti più azzeccati dallo staff di Zamparini. A soli 21 anni è uno degli uomini mercato dei rosanero, insieme ad Edison Cavani, corteggiato dall’Inter, e Fabio Simplicio, sulle cui tracce si è messa la Roma. Per quanto riguarda il brasiliano, lo stesso Delio Rossi è stato più che esplicito: se il ragazzo è allettato dai soldi dei capitolini c’è poco da fare, ma comunque si troverà un modo per rimpiazzarlo. Certo che la perdita sarebbe non da poco, visto che Simplicio ben si adatta al 3-5-2 adottato da Rossi, talvolta modificato in 4-3-1-2, ma Zamparini resta sempre una vecchia volpe ed è pronto a nuovi, cospicui investimenti, soprattutto nel mercato sudamericano. Proprio da lì arrivano i due giovani talenti acquistati nell’ultima sessione di mercato, quella estiva: stiamo parlando di Bertolo e Pastore. Il primo, sinora, non si è quasi visto, anche perché a centrocampo non c’è molta rotazione tra gli uomini a disposizione di Rossi. Pastore, invece, ha trovato più spazio, ma non ha particolarmente entusiasmato, tant’è che è ancora a secco di marcature. Il posticipo di domenica sera è una gran bella sfida, tra due compagini reduci da un filotto di risultati positivi. Inoltre c’è un altro dato che rende ancora più affascinante il match del San Paolo: la sana rivalità tra due club che, finalmente, stanno riportando il Sud nel gotha del calcio italiano.

Aurelio Scandurra NAPOLICALCIO.NET

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