Genoa e Napoli, storia di un amore lungo 27 anni.

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Centosedici anni e non sentirli. In un tempo ormai remoto, quando il calcio era tutt’altro rispetto al baraccone mediatico dei giorni nostri, il Genoa Cricket and Football Club vedeva la luce. Era il 1893 e gli inglesi, padri fondatori dello sport più bello del mondo, fondarono quella che era la prima società di calcio nel Belpaese. Gli stessi colori rossoblu riprendevano cromaticamente le divise più in auge Oltremanica. Il grifone attende lo scudetto della stella da 85 anni, quando si appropriò nel 1924 dell’ultimo tricolore, il nono della sua storia. Da allora diversi tornei nelle serie minori, subendo pian piano il sorpasso dei cugini doriani, molto più giovani anagraficamente. Nel periodo d’oro dei blucerchiati, quello a cavallo tra gli anni ’80 e ’90, il Genoa visse stagioni altrettanto esaltanti, su tutte quella che portò alla sfortunata semifinale di Coppa Uefa contro l’Ajax, nel ’91-’92. In quel magico torneo i rossoblu furono capaci di espugnare Anfield Road, mettendo sotto il Liverpool nei quarti di finale. Da allora, tanti momenti bui, con la retrocessione per illecito in Serie C, dopo la combine contro il Venezia nel giorno del ritorno in massima serie. Pian piano il Genoa ha recuperato il posto che più le compete, regalando grandi emozioni ai suoi tifosi, tornati nuovamente in Europa quest’anno. L’inizio dell’attuale torneo è stato magnifico, superando con scioltezza il primo turno di Europa League contro i danesi dell’Odense e imponendosi di misura su Roma e Atalanta. Erano oltre sessant’anni che i liguri non avevano una partenza così lanciata, ma adesso sulla loro strada si frappone il Napoli, di scena domenica sera nel posticipo di Marassi. Lo stadio più inglese di tutta l’Italia celebrerà il vecchio gemellaggio tra le due tifoserie, sorto nel campionato 1981-82, quando gli azzurri regalarono il pareggio al Genoa, sotto di due gol al San Paolo, condannando contemporaneamente il Milan alla retrocessione in Serie B. Il momento più bello di questo connubio risale all’ultima giornata del torneo cadetto, stagione 2006-2007. Impattando 0-0 al Ferraris, e approfittando del passo falso del Piacenza in casa contro la Triestina, Napoli e Genoa fecero festosamente ritorno nel campionato maggiore. Il grifone, però, di recente le ha sempre suonate al povero ciuccio, che cerca di sbloccare questo nefasto percorso strappando punti nella tana dei rossoblu, guidati per la quarta stagione consecutiva da Gian Piero Gasperini. L’allenatore piemontese, che in precedenza si era seduto sulle panchine del Crotone e della primavera della Juventus, ha inculcato nei suoi ragazzi una mentalità di gioco profondamente offensiva, alternando il 3-4-3 al 4-3-3 a seconda degli avversari e dei momenti della partita. Andati via Milito e Thiago Motta, i due condottieri della trionfale stagione passata, sono arrivati nomi altrettanto importanti, come Crespo e Floccari, due bocche di fuoco niente male, a cui si aggiunge l’ex stella del Boca Juniors Rodrigo Palacio, ancora in fase di rodaggio. Il reparto offensivo non ha punti deboli, grazie a validi ricambi come Palladino, Sculli, Jankovic e Figueroa. Non è da meno la linea mediana, condotta da due veterani come Milanetto e Rossi, supportati da Mesto e Modesto. Il croato Juric si è recentemente infortunato con la sua Nazionale, probabile uno stop a lungo termine. Da segnalare gli acquisti di Kharja dal Siena e Zapater dal Real Saragoza, già ben integrati nelle dinamiche del centrocampo ligure, a cui partecipa sempre più attivamente Domenico Criscito, a segno già due volte da inizio stagione. Lo spostamento del difensore in un ruolo più avanzato ha agevolato la squadra, consentendo al ragazzo partenopeo di conquistarsi un posto nella Nazionale di Marcello Lippi. Inseguono lo stesso obiettivo Emiliano Moretti, di ritorno in Italia dopo un lungo periodo nelle fila del Valencia e già decisivo nella trasferta di Bergamo, e Marco Amelia, coinvolto nello scambio con Rubinho che ha portato l’estremo difensore brasiliano a Palermo. Biava, Bocchetti e Papastathopulos completano il reparto difensivo, probabilmente quello meno appariscente del Genoa di Preziosi. Portare via punti da Marassi sarà impresa ardua, ma se si vuole puntare a posizioni di prestigio, il Napoli dovrà viaggiare a marce elevate: sarà bene innestarle già domenica sera. 

 

 

Aurelio Scandurra NAPOLICALCIO.NET

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