De Laurentiis gela Toni: “Punto sui giovani”

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De Laurentiis fa il punto sul mercato del Napoli, visto che in questi giorni di nomi se ne sentono fin troppi e non si capisce nemmeno quali sono effettivamente sull’agenda di Bigon e quali no. «Ho tanti nomi in testa. Ogni giorno ricevo sul mio tavolo tantissime segnalazioni. Toni? Punto sui giovani. Se potessi metterei a capo di qualunque azienda, o al governo, solo giovani. Nelle serie inferiori si acquistano i trentaquattrenni per fare spogliatoio. Il Napoli però non ha certe esigenze: per affrontare il campionato ha bisogno di nuovi campioni che siano giovani come lo erano Hamsik o Gargano quando sono arrivati a Napoli, o Lavezzi che alla seconda partita aveva già conquistato il pubblico del San Paolo. Gilardino? Non è un nome a cui penso. Pazzini? È un ottimo giocatore, però sta troppo sulla bocca di tutti, e quindi il suo prezzo sale. Non voglio dire che non vale i soldi che viene valutato, ma in questo momento meglio fare un passo indietro davanti a tali richieste, specie in questo clima di recessione». Poi la stoccata all’Uefa in merito alle partite del Giovedì: «Trovo inconcepibile che l’Europa League si giochi di giovedì per paura di concorrenza in chiave televisiva con la Champions League»: L’ipotesi di far disputare le partite di mercoledì è un qualcosa che va valutato perbene: altrimenti i giocatori, stanchi per gli impegni ravvicinati fra Europa e campionato, si potrebbero sentire autorizzati a scioperare o a ribellarsi a questo andazzo». «È giusto che il calcio europeo prima di decidere le regole e i suoi appuntamenti senta anche gli attori dello spettacolo, che sono i calciatori. Mi aspetto per la prossima stagione lo stesso Napoli forte visto in quella che si è conclusa la scorsa settimana. Quindi voglio un Napoli che non venga sfasciato». Infine un pensiero su Prandelli, nuovo probabile ct della nazionale italiana: «può far bene ma non è facile allenare la Nazionale. È complicato fare una previsione su come andrà la sua avventura – ha spiegato – è un uomo che ha sofferto molto nella vita, che ha la testa sulle spalle, con una serietà ineccepibile». Non sarà comunque semplice allenare la Nazionale «perchè hai il meglio del meglio del calcio italiano, ma occorre sintetizzare e far lavorare al meglio ogni giocatore, in un periodo di tempo molto breve». «Sono molto fiducioso invece sull’avventura dell’Italia al Mondiale in Sudafrica perchè quando le cose da noi vanno male, il calcio va bene».

Nicola Sorrentino NAPOLICALCIO.NET

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