Aurelio De Laurentiis è volato negli USA a caccia di nuovi investitori per il Napoli. Possibile anche la cessione del pacchetto di maggioranza del club azzurro.
Ripartire è un obbligo. Come farlo, però, non è ancora troppo chiaro. Napoli, dopo l’esclusione dalla Champions League e l’inizio di campionato non proprio entusiasmante, si interroga su quello che sarà il futuro del club. E, soprattutto, sulla figura di Aurelio De Laurentiis.
Il presidente, offeso dalla recente contestazione dei tifosi, pare infatti seriamente intenzionato a passare la mano. Magari gradulamente. In questa ottica va dunque letto il viaggo del patron negli USA dove, secondo quanto riportato da ‘Tuttosport’, DeLa incontrerà alcuni imprenditori a stelle e strisce che sarebbero disposti a investire nel Napoli.
Senza stadio di proprietà, persi anche i proventi della Champions, andare avanti per il club azzurro potrebbe essere economicamente complicato. A meno di nuove, dolorosissime, cessioni eccellenti che, però, non sarebbero certamente digerite da una piazza già in subbuglio.
Il modello di De Laurentiis sarebbe la Roma che, tramite l’ingresso di un socio di minoranza, è riuscita a progettare un impianto tutto suo. Anche perchè le regole del fair play finanziario vietano tassativamente le vecchie ricapitalizzazioni.
Nell’operazione portata avanti sotto traccia da De Laurentiis sarebbe coinvolta anche la Rothschild, guardacaso proprio lo stesso soggetto che ha favorito l’avvicinarsi dei capitali americani alla società giallorossa
Nelle ultime ore, peraltro, anche un gruppo quatariota si sarebbe fatto avanti tramite un commercialista con un’offerta di 200 milioni di euro per la cessione dell’intero pacchetto azionario del Napoli. Una proposta questa che, se confermata, potrebbe anche convincere De Laurentiis a lasciare la scena. Definitivamente.
