Aurelio De Laurentiis può piacere o non può piacere, ma di certo non è una persona banale perché sta rivoluzionando questo pazzo mondo del calcio, o almeno ci sta provando. Già nell’estate 2004 spiazzò tutti acquistando il Napoli ad una cifra notevole, sbaragliando la concorrenza di Gaucci, finito poi nel dimenticatoio per guai economici, e di presunte cordate imprenditoriali. Si è fatto affiancare da Marino, un uomo che vive nel mondo del calcio da circa 20 anni, ed ha messo a disposizione del club le sue capacità imprenditoriali. De Laurentiis ama la sua squadra, ma tratta il club come una società, per questo il bilancio del Napoli è quasi sempre stato attivo. Ha proposto una lega con le migliori squadre d’Europa per “sprovincializzare” il calcio, e nemmeno a farlo apposta la Uefa sta pensando a una sorta di Eurolega tra i migliori club d’Europa. Ha impostato un rapporto molto paterno coi giocatori, ma al momento opportuno fa capire che è lui che comanda. Il caso – Lavezzi è stato emblematico, e molti presidenti dovrebbero prendere esempio da lui. Il patron azzurro ha fatto valere un contratto, che solo nel mondo del calcio non si rispetta, è stato fermo e deciso, mentre altre società avrebbero acconsentito alla cessione del giocatore o gli avrebbero aumentato l’ingaggio. De Laurentiis, che ha iniziato a capire come funziona il mondo del calcio, ha promesso aumenti solo se arrivassero risultati, dando così un ulteriore motivo per far bene ai suoi calciatori. Dopo un’annata negativa il presidente ha deciso di fare ingenti sacrifici economici, sia perché vuole un grande Napoli sia perché sa che questi investimenti porteranno comunque entrate magari anche maggiori.
Francesco Ferrara NAPOLICALCIO.NET
