Catania-Napoli 3-0: il vero scopo della trasferta azzurra verso la Sicilia non era giocare una partita di calcio, bensì godersi una scampagnata alle falde dell’Etna con il conforto del tiepido sole primaverile, e i risultati si sono visti!!!

0

Il fatto che un Napoli privo di motivazioni, forte della salvezza ormai acquisita, sarebbe potuto uscire sconfitto dal Massimino era cosa già prevista ed annunciata durante la settimana. Ma nessuno avrebbe mai potuto immaginare che il vero scopo del viaggio azzurro verso la Sicilia non era giocare una partita di calcio, bensì godersi una scampagnata alle falde dell’Etna con il conforto del tiepido sole primaverile. E’una disfatta quella che si configura sul terreno di gioco del Cibali per la truppa di Reja: va bene tirare il freno, non fermarsi del tutto e soccombere contro un avversario assai modesto, che merita di stazionare nei bassifondi della classifica. Bastano appena quattro minuti ai padroni di casa per andare in gol: su calcio di punizione guadagnato da Vargas nei pressi della bandierina del calcio d’angolo di sinistra, la difesa azzurra resta a guardare il rasoterra di Colucci che va a depositarsi nell’angolino alla sinistra di Gianello. E’subito evidente che la testa dei calciatori azzurri è rimasta a Castelvolturno. Al settimo cross bassio dalla destra di Spinesi che attraversa tutto lo specchio della porta senza che nessuno dei suoi compagni riesca a deviarla in rete, poi Domizzi spazza. Il Napoli soffre sull’out di destra, dove Vargas spinge come un forsennato. Al decimo, sulla punizione battuta da Colucci, Terlizzi di testa manda altissimo sulla traversa. Dopo qualche minuto, il Catania raddoppia: Sardo va via sulla destra, crossa rasoterra per Spinesi, si libera della marcatura di Cannavaro e tutto solo non ha difficoltà a mettere alle spalle di Gianello. Tramortiti, gli azzurri provano a reagire con non poca superficialità: il tiro dalla distanza di Hamsik termina alto sulla traversa, poi Sabato sfiora l’autogol per anticipare Sosa. Al 23esimo ci prova Gargano, il tiro termina di poco a lato, poi è Sosa per due volte a battere di testa senza fortuna. Al 35esimo tenta l’azione personale Lavezzi incuneandosi in area dalla destra, ma poi viene fermato da Stovini. Al 40esimo il Catania sfiora la terza rete: Baiocco pescato solo in area da un cross dalla sinistra di Vargas calcia debolmente e così Gianello non ha difficoltà a bloccare a terra. E’di marca azzurra l’ultima azione del primo tempo: cross dalla sinistra di Mannini in area per il colpo di testa di Sosa che termina di poco alto sulla traversa. La prima frazione di gioco si chiude col Catania in vantaggio per due a zero. La squadra di Zenga con due tiri in porta ha trovato due gol, ma deve ringraziare il Napoli che sembra in campo svogliato, privo di mordente e di grinta. La squadra di casa non ha fatto nulla di chè per essere in vantaggio per due a zero, bensì è stato il Napoli a regalare, col suo atteggiamento, le due reti. Nella ripresa è sufficiente una manciata di secondi per travalicare dall’ambito della semplice sconfitta per mancanza di motivazioni a quello della figura di merda: sul corner di Edusei, la palla giunge sul secondo palo a Vargas che svirgola la palla al momento di calciare, poi ritorna fortunosamente sui suoi piedi e di nuovo di sinistro insacca la rete del tre a zero, beffando Gianello e Domizzi appostato sulla linea di porta. Non ci son più alibi ormai a poter sostenere le arringhe difensive degli uomini di Reja. Il furlàn prova la carta Calaiò, ma ci vuol ben altro per scuotere i narcotizzati azzurri. Al 56esimo arriva la prima seria occasione: tiro di Lavezzi deviato da Sosa davanti alla linea di porta, sulla respinta è Savini, con un tiro cross dalla sinistra, a colpire una clamorosa traversa. Il Napoli prova quantomeno a realizzare il gol della bandiera, e subito dopo è Hamsik a spedire sull’esterno della rete un pallone colpito di testa. Al 63esimo è ancora il legno a fermare il Napoli: staffilata dalla distanza di Pazienza, palo centrato in pieno. Dopo un’inutile ammonizione che appiederà Santacroce domenica prossima contro l’Atalanta, il Napoli si riversa in attacco: Pazienza, imbeccato in area da Hamsik, sbaglia lo stop e consente alla difesa del Catania di deviare in angolo sulla destra. Sul corner Domizzi manda alto sulla traversa. Gli etnei sono tutti rintanati nella propria metà campo. Al 67esimo ci prova Lavezzi, pallone in curva. Poi è il Catania a riguadagnare metri: Vargas va via sulla sinistra entra in area superando Grava e calcia sul primo palo, dove Gianello si fa trovare pronto a deviare in angolo. Alla mezz’ora della ripresa ghiotta occasione sciupata da Calaiò, che servito da Lavezzi spedisce la palla fuori sul primo palo a porta completamente sguarnita. Un minuto dopo è Spinesi ad imitare il centravanti palermitano, tentando un’inopportuna sforbiciata che termina alta. All’82esimo, su cross di Lavezzi, Bogliacino di testa manda a lato. Gli azzurri hanno ormai gettato la spugna, ed il solo Lavezzi corre in lungo ed in largo per cercare di salvare almeno l’onore mentre i compagni non vedono l’ora di salire sull’aereo del ritorno. A tre minuti dalla fine, calcio di punizione guadagnato da Pazienza nei pressi del vertice destro dell’area di rigore del Catania. Sulla battuta dell’ex viola, esce Polito ed allontana. E’l’unico minuto di recupero a regalare l’ultimo brivido sulla schiena di Polito: il tiro di Lavezzi si stampa sul palo, poi Calaiò tutto solo calcia addosso al portiere. Il triplice fischio finale arriva come una liberazione per i giocatori del Napoli svogliati, privi di grinta e di mordente e di conseguenza di idee e gioco. La squadra di Reja ha sofferto tantissimo sulla propria destra, dove nessuno riusciva a tenere Vargas, giocatore che si è dimostrato, già in altre occasioni, pronto per il salto in una squadra che lotta per obiettivi più importanti. Chissà, magari proprio il Napoli, a cui i maligni rimproverano di aver regalato la partita al Catania per ottenere una prelazione sull’esterno peruviano. Ma come palesemente notificato al Cibali, sono ben altre le ragioni del tracollo. Un tracollo che, se si protrarrà per le prossime giornate, potrebbe sancire il veto della società sulla riconferma di Reja. Insomma, qualcosa in cui non pochi confidano…


C.Francesco Piantedosi

Rispondi

NapoliCalcio.NET è un sito che può essere navigato senza adblock con una fruibilità dei contenuti ottima, con solo banner di contorno che non pregiudicano la lettura degli articoli, per questo NapoliCalcio.NET non sarà più visibile per coloro che utilizzeranno adblock.

Inserite NapoliCalcio.NET all’interno della vostra lista delle eccezioni per poterlo visitare.

Grazie della comprensione.