Questa mattina è uscita fuori, dopo oltre un anno, la dichiarazione che Matteo Gianello fece in Tribunale in riferimento allo scandalo calcioscommesse. Ecco quanto emerso dall’interrogatorio dell’ex portiere del Napoli: “Per combinare Sampdoria-Napoli mi rivolsi esclusivamente a Paolo Cannavaro ed a Gianluca Grava, i quali rifiutarono la proposta in maniera molto contrariata”. Da una parte dunque i due calciatori sono puliti, dall’altra però rischiano una sanzione per omessa denuncia. Bisogna ora capire se anche il Napoli rischia una penalizzazione per la mancata denuncia dei suoi due tesserati. Subito dopo la diffusione di questo passaggio del lungo interrogatorio di Gianello, ha parlato l’avvocato Vincenzo Siniscalchi che ha gettato acqua sul fuoco: “L’indagine è ancora in corso, non è stata chiusa ma Gianello non è più stato convocato né per riscontri, né per fare confronti. Non credo ci siano motivi di preoccupazione sia a livello penale e sia per ciò che concerne la giustizia sportiva. Per avere degli sviluppi, una circostanza del genere, dovrebbe avere conseguenza almeno sul piano della giustizia sportiva. Col mio realismo, penso che l’indagine sia stata giusta e doverosa, ben gestita ma si potrebbe arrivare ad un ridimensionamento. Il Napoli allo stato è in arcisicurezza e una cosa del genere anche in sede di giustizia sportiva avrebbe dovuto comportare delle convocazioni. Ad oggi, il procuratore Palazzi non mi pare abbia convocato nessun calciatore. Al momento non temo nulla, sono tranquillo e spero nella rimonta forte del Napoli in campionato”.
Antonio De Filippo NAPOLICALCIO.NET
