Il presidente De Laurentiis ringrazia i tifosi del Napoli promettendo una squadra sempre più competitiva: “Sono diventati più pazienti. Abbiamo resistito alle sirene del denaro“.

Si è chiuso con il terzo posto ed un punto appena dalla vetta di Serie A il 2015 del Napoli. Si è chiuso con la qualificazione ai sedicesimi di Europa League dopo aver frantumato record, con la qualificazione ai quarti di Coppa Italia. Insomma, mister Sarri ha riportato l’entusiamo alle stelle.

Nel 2016 il Napoli dovrà confermare quanto fatto nella prima parte di stagione, continuando a lottare per tutti i traguardi. Sarri ha evidenziato più volte di non voler scegliere a cosa puntare, toccherà alla dirigenza allargare la rosa per consentire al tecnico di lottare alla pari in Italia e in Europa.

Così De Laurentiis ai microfoni di radio Kiss Kiss Napoli:

“Ringrazio i napoletani che sono venuti a vedere ‘Natale col boss’, vuol dire che la mia proposta di regalare un calciatore importante verrà mantenuta. Stiamo facendo tutto per accelerare i tempi. Mai avuti dubbi su Sarri, forse ho fatto bene a non cedere i calciatori richiesti in estate”.

Il nuovo Napoli ha una precisa idea di calciomercato:

“Se qualcuno arriverà, è bene che lo faccia presto per assimilare gli schemi. I calciatori non vengono da altre squadre allenate da Sarri, quindi hanno le proprie idee di gioco. Quindi bisogna prima toglierle, poi seminare il nuovo. Ecco perché i calciatori giovani fanno al caso nostro, per un giocatore con più anni è difficile cambiare il proprio modo di intendere il calcio”.

Orgoglioso De Laurentiis per quanto realizzato da giugno a dicembre:

“Sarebbe stato facile cedere di fronte le sirene del denaro, ma abbiamo resistito perchè dovevamo dare al nuovo allenatore una squadra forte. Chiudiamo il 2015 con l’orgoglio di essere una delle realtà europee”.

Dopo aver fatto gli AUGURI ai tifosi, De Laurentiis plaude a loro:

“Mi stanno dando una grossa soddisfazione, sono diventati più pazienti. Stanno capendo che il mondo del calcio è in fase di cambiamenti, sanno che al timone del Napoli c’è un presidente con una visione al futuro. Ho la testa a quello che sarà tra dieci o quindici anni, è fondamentale”.

Sarri è il futuro, mentre il resto è stato già dimenticato:

“L’era Benitez fa parte del passato remoto, nemmeno prossimo. È storia del calcio Napoli. Altrove non resiste, qui è resistito due anni”.