Igli Tare è il nome del calciatore che ha castigato gli azzurri, il Napoli ha dormito per troppo tempo, nonostante il forcing finale a cui ha partecipato anche l’indomabile Lavezzi, la squadra di Reja non è riuscita nell’intento di qualificarsi per i quarti. Deluso il presidente che a fine gara ha lasciato di corsa lo stadio, era furibondo con Reja e con il suo solito atteggiamento difensivo. La cronaca della partita vede un primo tempo senza stimoli, dove solo la Lazio è riuscita a creare qualche velleitaria occasione, ed il Napoli intanto stava a guardare sonnecchiante, svogliato e senza idee. Nel secondo tempo, gli azzurri partenopei iniziano in attacco, ma proprio nel loro momento migliore, arriva il gol di Tare. Solo allora Il Napoli si sveglia, Reja manda subito in campo Lavezzi e Garics rendendo la squadra più offensiva, che prendono il posto degli inconcludenti Rullo e Grava. Grazie all’ingresso del fuoriclasse Argentino, gli azzurri iniziano con una marcia in più, la Lazio viene chiusa nella propria metà campo e il Napoli diventa finalmente padrone del gioco, impedendo gli uomini di Rossi ogni accenno di reazione. Dapprima un tiro a fil di palo di Dalla Bona, poi ancora traversa di Calaiò di testa, dopo il tocco di Muslera che compie un miracolo; dopo cinque minuti ancora Napoli con Zalayeta, da azione di calcio d’angolo il panterone colpisce il palo con un rasoterra di sinistro; poi da un’altra mischia in area, ancora Lavezzi-Zalayeta protagonisti, Muslera non respinge, Domizzi insacca: 1-1. Ci prova ancora il Napoli, ma non riesce ad approfittarne, purtroppo la partita finisce tra i fischi dei tifosi e la delusione di chi sperava alla Coppia Italia per accedere alle competizioni internazionali dalla porta di servizio. Ora bisogna pensare solo al campionato e prendersi la rivincita già domenica in campionato, la Lazio è avvisata.
Carmine Pollasto