“Alla lunga il fattore economico, la rosa, la storia contano” dice. E sul mercato del Napoli: “Mascherano era impossibile, Higuain e Callejon restano”.
Per José Mourinho, di solito, è la seconda stagione quella che porta più soddisfazioni. Perché nella prima, il portoghese prende le misure alla squadra e all’ambiente, per poi affondare i colpi l’anno successivo. Rafa Benitez spera che anche nella sua avventura a Napoli si snodi così, anche se i primi 12 mesi dello spagnolo sono stati tutt’altro che da buttare.
“La scorsa stagione? Sicuramente positiva, dobbiamo aggiungere anche la Champions, per la prima volta una squadra non si qualifica agli ottavi nonostante 12 punti – dice, intervistato da ‘Marca’ – In cosa possiamo migliorare? Abbiamo segnato 104 gol tra tutte le competizioni, prendendone però 39. Se vogliamo rimanere in alto, dobbiamo far meglio in difesa”.
“Le voci su Higuain? Nulla di vero, Gonzalo è fondamentale per noi e sono felicissimo di averlo qui – continua Benitez – L’Atletico Madrid su Callejon? Sì, riconosco che c’è stato un interesse, ma ripeto la stessa cosa che ho detto per Higuain. Noi fidiamo di Callejon, così come di Gonzalo, di Albiol, di Michu. Devono essere giocatori fondamentali per il Napoli”.
Capitolo portiere: uno dei più delicati, al momento. “Sono usciti tanti nomi, molti dei quali non sono veri. Non abbiamo mai pensato a Diego Lopez. Un ritorno di Reina? Le cose possono sempre cambiare, ma ad oggi i portieri che abbiamo in rosa sono di grandissimo livello e noi ci fidiamo di loro”.
Per quanto riguarda Javier Mascherano, invece, Benitez conferma l’interesse poi scemato per l’argentino: “Uno dei primi nomi che abbiamo valutato. Ma quando abbiamo parlato col suo procuratore, ci ha detto che dopo qualche giorno avrebbe rinnovato con il Barcellona, e che secondo lui era un’operazione impossibile. È stato molto corretto”.
“Cosa manca per il salto definitivo? Se guardiamo al fatturato dei nostri rivali dico che è dura – dice ancora Benitez – Dobbiamo cercare di far sì che la differenza economica non si veda in campo. Se siamo pronti a lottare per lo Scudetto? Credo di sì, abbiamo la possibilità di competere contro chiunque. La differenza tra Coppa e campionato è la lunghezza, bisogna essere costanti per molto ed è in questi casi che prende peso il fatturato di un club, la rosa, la storia…”.
Benitez fa le carte al prossimo torneo: “La Juventus non ha Conte, ma c’è Allegri, un allenatore che ha esperienza e che prende in mano la squadra più forte. La Roma è fortissima, l’Inter sarà difficile per tutti da affrontare, il Milan è sempre il Milan. Come ogni anno sarà un campionato agguerrito, ci sarà grande concorrenza”.
