Pazza Inter, i pluricampioni attendono il Napoli al varco.

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Nelle ultime stagioni ha fatto man bassa di tutti i campionati, ben quattro consecutivi, compreso il discusso tricolore di “Calciopoli”. Così l’Inter ha arricchito la sua già prestigiosa bacheca, portando gli scudetti a 17, bottino niente male in cento anni di storia. Via Mancini, ecco Mourinho, ma alla prima stagione il risultato non è cambiato. Serie A conquistata, ma la Champions League resta una chimera. E mentre l’altra faccia meneghina, sotto questo punto di vista se la ride, viste le due coppe conquistate nell’ultimo decennio, i nerazzurri restano ai gloriosi fasti dello squadrone di Helenio Herrera. Quella “grande Inter” conquistò due coppe dei Campioni e due Intercontinentali, dominando la scena italiana ed europea degli anni ’60. Da allora l’Europa resta una chimera, impreziosita solo (si fa per dire!) da due coppe Uefa, ma il sogno di Massimo Moratti è riuscire ad emulare suo padre Angelo, che consentì al biscione di ergersi sulla vetta del mondo. Quante critiche sono piovute sul capo di Moratti junior, alla guida della Beneamata da quasi 15 anni. Più volte nella polvere, adesso sull’altare, così il presidente più tifoso che ci sia ha ottenuto la sua rivincita con i successi dell’ultimo lustro. Le grandi rivali, Juventus e Milan, sono state messe in disparte dallo scandalo che ha sconvolto il calcio, e l’Inter ne ha saputo subito approfittare, strappando agli odiati bianconeri quello Zlatan Ibrahimovic, croce e delizia delle recenti gestioni tecniche. Un campione in grado di vincere uno scudetto da solo, grazie alla doppietta nell’ultima giornata sotto il diluvio di Parma, ma incostante nelle competizioni continentali e sempre con il broncio e la valigia pronta. Così Moratti e il fido Branca hanno progettato uno scambio da mille e una notte con il Barcellona, strappando una cospicua somma di euro e Samuel Eto’o, stella indiscussa dei blaugrana e della nazionale camerunense. Rispettando il suo nome, la compagine ambrosiana è la più internazionale della nostra Penisola, con la miseria di quattro connazionali in rosa, tra cui Toldo, quasi mai impiegato. Così restano Materazzi, messo sempre più da parte dopo i fasti del Mondiale, e i due baby talenti Santon e Balotelli. Lo “Special One” vanta un organico a dir poco spaventoso, con un mix di stelle da far invidia a miriadi di avversari. Tra i pali c’è Julio Cesar, che contende attualmente a Buffon la palma del miglior portiere al mondo. In difesa l’innesto di Lucio dal Bayern Monaco regala qualche chance in più in fase offensiva, visto che il centrale brasiliano sale spesso in avanti sui calci piazzati. Forse si corre qualche rischio in più, ma la presenza di veterani come Samuel, Cordoba e Chivu regala sicurezza. A centrocampo c’è l’imbarazzo della scelta, con capitan Zanetti vera anima pulsante dell’intera squadra. Le sue sgroppate infiammano la platea nerazzurra, non meno delle cavalcate di Maicon e delle giocate di Stankovic e Cambiasso. L’ex madridista è un combattente puro, ma non mancano validissime alternative a lui, come Muntari e il sempreverde Vieira. Vogliamo parlare anche di due esclusi di lusso come Mancini e Quaresma, che il campo lo vedono solo in allenamento? Moratti, però, aveva bisogno ancora di qualche innesto ed ecco arrivare due pezzi da novanta, il rinato Thiago Motta e l’eterna promessa Sneijder, strappato nelle ultime ore di mercato al Real Madrid. Genoa ha rappresentato la fucina per l’ennesimo colpo di mercato, quello strepitoso attaccante che risponde al nome di Diego Milito, capace di prendere per mano i compagni e guidarli al difficile successo in rimonta domenica scorsa al Sant’Elia. Il sostegno dei già citati Eto’o e Balotelli, aggiunto alle aspettative riposte nel giovanissimo Arnautovic, proveniente dal Twente di Enschede, completano il tassello di un fuoristrada che solo un tecnico duro, coriaceo e al di fuori dagli schemi come Mourinho poteva gestire. Sarà finalmente l’anno della gloria europea? Arriverà la tanto agognata Champions? Ai posteri l’ardua sentenza.

 

Aurelio Scandurra NAPOLICALCIO.NET

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