Epilogo amaro per l’avventura europea del Napoli di Sarri. Gli azzurri non vanno oltre l’1-1 contro il Villarreal nel ritorno dei sedicesimi di finale e salutano l’Europa League: decisivo il goal del pareggio di Tomas Pina nella ripresa, dopo il vantaggio firmato Hamsik.

I partenopei, pur disputando una gara volenterosa, hanno confermato in pieno le difficoltà di questo momento particolare di stagione: squadra un po’ scarica sia fisicamente che mentalmente, e un Higuain non sempre nel vivo del gioco. Prestazione solida degli spagnoli, che difendono a denti stretti e superano il turno al di là dei loro effettivi meriti.

Nonostante il passivo da rimontare, Sarri pensa già alla delicata trasferta di Firenze in programma lunedì sera e ripropone il suo consueto turnover europeo. Ancora spazio a Chiriches e Strinic in difesa, mentre in mediana vengono tenuti a riposo Jorginho e Allan, con Valdifiori regista e David Lopez interno destro. In avanti, però, il tecnico toscano si affida ai suoi campioni: straordinari dunque per Higuain e Insigne, partiti dalla panchina nella gara di andata, con Mertens a completare il reparto.

Diverse novità anche tra le fila degli spagnoli: scelta conservativa sull’out destro, dove Rukavina vince il ballottaggio con il più offensivo Castillejo. In mezzo al campo, Tomas Pina affianca l’esperto Bruno Soriano, con Denis Suarez (match winner dell’andata) ad agire sull’out mancino. Novità anche in attacco, dove Bakambu parte titolare insieme a Soldado. Solo panchina per Leo Baptistao e per l’ex colchonero Adrian Lopez.

 In avvio di gara i partenopei giocano un po’ contratti e il Villarreal, squadra esperta, cerca immediatamente di approfittarne. Gli spagnoli dimostrano di non volersi esclusivamente difendere, non rinunciando ad alzare la difesa e a provare gli strappi sugli esterni con gli attivi Suarez e Rukavina.

Il Napoli sbaglia alcuni facili appoggi e non mantiene le distanze ideali tra le linee, rischiando di capitolare quando Bakambu, innescato alla perfezione in profondità, trova la decisiva opposizione di Reina, bravissimo ad allungarsi alla sua destra. Serve una scossa, ed è capitan Hamsik a darla prontamente: al 17’ lo slovacco raccoglie una corta respinta della difesa spagnola e si inventa una magistrale frustata al volo da fuori area che non lascia scampo ad Areola.

Il goal è un vero toccasana per gli azzurri, che compattano le linee e interrompono sul nascere i tentativi di manovra del Villarreal, a cui non resta che affidarsi alle folate sugli esterni. Pur rischiando qualcosa dinanzi ai movimenti verticali di Bakambu, la squadra di Sarri assume il pieno controllo della partita e si fa vedere con continuità dalle parti di Areola.

Prima Higuain dal limite non inquadra la porta, poi è Chiriches a colpire di testa da azione di corner, ancora senza inquadrare lo specchio. I padroni di casa prendono ritmo e sono protagonisti di un vero forcing sul finire della frazione. Al 42’ Musacchio rischia grosso deviando sul palo un traversone basso di Mertens da sinistra, e un minuto dopo lo stesso belga guida un contropiede fulminante del Napoli e con un rasoterra velenoso dai 20 metri sfiora il palo.

Il Napoli prova a riproporre la sua pressione offensiva anche a inizio ripresa, ma il Villarreal ancora una volta approccia meglio l’avvio di frazione e sempre sugli esterni crea qualche problema alla difesa azzurra, particolarmente sulla destra a causa di uno scatenato Rukavina. Reina è ancora una volta provvidenziale nell’anticipare Bakambu in area piccola, ma al 59’ non può nulla di fronte allo spettacolare quanto fortuito tiro-cross di Tomas Pina, che si infila all’incrocio lasciando di pietra il portierone ex Liverpool. La doccia gelata fa venire meno le certezze del Napoli, che si trova a dover nuovamente fare la partita senza però la calma e la lucidità necessaria per rompere le strette linee difensive predisposte da Garcia.

Guidati da un ottimo Valdifiori, i partenopei provano a spingere con la catena mancina e con gli strappi di un non ispiratissimo Insigne. Ma a mancare è soprattutto il Pipita Higuain, oggi in versione Benitez: statico ed eccessivamente polemico con i compagni. Ci provano Insigne dal limite, su cui si supera Areola, e David Lopez con un mancino sempre dai 18 metri abbondantemente alto. Piovono cross nell’area spagnola, ma si tratta di attacchi senza ritmo nè convinzione su cui hanno gioco facile i due centrali Musacchio e Ruiz.

Al 74’ Higuain dimostra che questa non è la sua serata sparando alle stelle tutto solo davanti ad Areola. Sarri le prova tutte inserendo Gabbiadini e Jorginho, sulle cui conclusioni a lato da fuori area si spengono le speranze partenopee. E ora testa al campionato, oramai unico obiettivo stagionale.

P.S.: Il commento di Massimo Mauro su SKY non si può sentire!!!