Napoli-Venezia 2-0: vittoria sofferta con goal di Insigne ed Elmas

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Il Napoli supera 2-0 il Venezia al Maradona: Osimhen si fa espellere, Insigne sbaglia un rigore ma poi rimedia dal dischetto ed Elmas la chiude.

Un Napoli battagliero ha la meglio di un ostico Venezia al Maradona e con un 2-0 maturato nel secondo tempo conquista i primi 3 punti interni del campionato. Spalletti si affida al 4-3-3: nel tridente d’attacco Politano e Insigne affiancano il centravanti nigeriano Osimhen. In difesa è Manolas ad affiancare al centro Koulibaly, fra i pali Meret è preferito a Ospina. Paolo Zanetti risponde con un modulo speculare e Forte centravanti, supportato dagli esterni alti Johnsen e Di Mariano.

Il canovaccio tattico vede a inizio gara i lagunari impostare dal basso e tenere i ritmi bassi, e i partenopei pressare alti e provare a spezzare le trame ospiti. I primi minuti si contraddistinguono per l’aggressività di Osimhen, che, evidentemente molto carico, crea più volte preoccupazioni al portiere Maenpaa. All’8 per un pelo non ruba palla all’estremo difensore, che si attarda nel passaggio. Ma la gara si accende verso il quarto d’ora, quando gli azzurri prendono il pallino del gioco e iniziano a fraseggiare con insistenza sulla trequarti.

Al 14′ Osimhen si libera alla conclusione: quest’ultima è centrale e non crea pericoli al portiere finlandese. Dall’altra parte gli arancioneroverdi si vedono per la prima volta al 15′: Forte è bravo a innescare la corsa di Johnsen, che dalla destra dell’area calcia in diagonale e trova la risposta di Meret, abile a bloccare il pallone. I ritmi salgono e al 22′ il Napoli va vicino al vantaggio: Insigne pesca sulla destra dell’area Politano, che calcia a tu per tu con Maenpaa, molto bravo, nell’occasione, a chiudergli lo specchio.

La rete non arriva e Osimhen perde la testa un minuto dopo: per liberarsi dalla marcatura stretta, rifila un ceffone in pieno volto ad Heymans. Aureliano non ha dubbi e sventola il cartellino rosso in faccia al nigeriano, che, incredulo, è costretto ad abbandonare il terreno di gioco. I guai non giungono mai soli, e al 35′ Zielinski si fa male e deve lasciare il campo, venendo sostituito da Elmas.

I partenopei, feriti nell’orgoglio, attaccano a testa bassa anche in 10 contro 11, ma i lagunari limitano i danni ricorrendo ai falli tattici. L’arbitro ha il suo bel da fare ed estrae per 4 volte il giallo all’indirizzo degli ospiti. A inizio ripresa Spalletti eccede nelle proteste dopo un contrasto e anche il tecnico viene ammonito. Le ammonizioni si susseguono, e anche Forte è punito dall’arbitro.

Il Venezia si difende bene, il Napoli non trova varchi. Al 56′ c’è però l’episodio che può sbloccare la gara: Mario Rui crossa dalla sinistra, Caldara devia con le braccia larghe e Aureliano concede il penalty ai padroni di casa. Si incarica della trasformazione Insigne, ma il capitano del Napoli colpisce male e spedisce alto. Al 61′, però, Di Lorenzo sfonda in area sulla destra e crossa, Ceccaroni tocca col braccio destro e l’arbitro concede il secondo rigore della serata. Alla battuta va ancora il numero 24, che stavolta spiazza Maenpaa e segna insaccando sulla sinistra.

In contropiede, il Napoli raddoppia al 73′: su rinvio sbagliato della difesa veneta, Elmas intercetta, controlla il pallone sulla sinistra dell’area e scarica in rete alle spalle di Maenpaa. È il goal che chiude i giochi, dando ai partenopei i primi tre punti della stagione nonostante quasi un’ora in inferiorità numerica. Nel finale i padroni di casa, dopo il consueto valzer dei cambi, vanno anche vicini al tris, ma il tiro a giro dal limite di Lobotka si spegne sul fondo sulla destra.

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