Dopo lo scialbo 0-0 interno del Napoli contro l’Atalanta De Laurentiis è sbottato per lo spettacolo a dir poco deprimente che gli azzurri hanno offerto. I tiri nella porta atalantina sono stati pochissimi e mai pericolosi, infatti il portiere nerazzurro Consigli ha finito la partita con la maglia pressoché immacolata. Il presidente ha attaccato Marino senza mezzi termini subito dopo la partita, pur non nominandolo mai, di aver fatto scelte sbagliate logistiche, come la partecipazione all’Intertoto, e di mercato. Tuttavia in serata sul sito del Napoli il patron azzurro ha subito aggiustando il tiro ribadendo la solidità di questa sorta di “Triplice Allenza” con il dg e il tecnico. Il Napoli quest’anno ha mancato la zona Uefa, l’obiettivo dichiarato di inizio stagione, per cui De Laurentiis ha annunciato una rivoluzione. La squadra del futuro dovrà essere composta da calciatori funzionali allo schema di Donadoni e che soprattutto giochino nei loro ruoli. Ad esempio Denis e Datolo sono vittime di equivoci tattici. L’ariete argentino è una prima punta pura e dovrebbe stazione in area e ricevere palloni giocabili piuttosto che rientrare a centrocampo e partecipare alla manovra, perché questo tipo di gioco non è nelle sue corde. Datolo invece con Reja avrebbe dovuto giocare da quinto a sinistra di centrocampo, ma l’argentino ha sempre giocato da ala sinistra, quindi col 3-5-2 non era né carne né pesce: non poteva spingere per non sbilanciare la squadra e di certo non era in grado di difendere. Con Donadoni invece ha giocato finora come vice-Hamsik da interno sinistro nel centrocampo a 5, altro ruolo a lui non congeniale. Lo stesso Mannini, nato come centrocampista offensivo di fascia, ha dovuto adattarsi a giocare quasi da terzino. Quindi Marino e De Laurentiis imparino dagli errori di quest’anno e costruiscano una squadra senza equivoci tattici che possa lottare stabilmente per i posti che portano in Europa.
Francesco Ferrara NAPOLICALCIO.NET
