NAPOLI-Reggina 3-0: l’argentino Denis TRI-TURA i calabresi

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Era ora, finalmente spietato anche contro le piccole. In una notte umida e bagnaticcia, il Napoli non scivola sulla presunzione e demolisce la Reggina con l’autorità di Golia di una grande che non perdona la piccola e la punisce con tre reti che non ammettono repliche. Tre reti di pregevole fattura, tutte ad opera di German Denis, l’argentino dai capelli fonati troppo spesso al centro dei mirini della critica. Gli azzurri prendono subito il pallino di gioco, facendo immediatamente capire di voler risultare i più forti in campo non solo a parole. Dopo neanche otto minuti, Hamsik va via sulla sinistra, entra in area e passa al centro per Denis, il quale con una finta si libera di Valdez e di destro, di collo piede, infila Campagnolo scacciando immediatamente i fantasmi di una gara difficile da sbloccare. Il Nnapoli continua ad attaccare, e dopo neanche un minuto Hamsik va sulla destra, crossa al centro dove Denis viene anticipato di un soffio da Valdes e l’azione sfuma. La Regina prova a reagiare alla rete del Napoli, ma gli azzurri si difendono e ripartono bene. Al 14esimo cross dalla destra di Vigiani in area a cercare Corradi che viene anticipato da Santacroce. Dopo due minuti gli azzurri raddoppiano: Lavezzi verticalizza per Hamsik, che elude il fuorigioco della Reggina, entra in area e poi serve sulla destra per Denis che solo, a porta vuota, insacca la rete del 2 a 0. Al 21esimo missile di Lavezzi su punizione dal limite che passa tra la barriera, ma non sorprende Campagnolo che respinge coi pugni, poi sulla palla arriva Denis che crossa al centro per Santacroce il cui tiro viene deviato in angolo sulla sinistra. Sul corner allontana la difesa della Reggina. Al 25esimo triangolazione Hamsik-Denis, lo slovacco scivola, ma sulla palla arriva Lavezzi il cui tiro di piatto viene deviato da Denis che era finito in fuorigioco e l’azione sfuma. La partita scorre via senza problemi, ma ecco che si spengono dei riflettori delle curve con la visibilità che si è ridotta e così la gara si vivacizza. Si continua comunque a giocare. Adesso i giocatori della Reggina si avvicinano all’arbitro che però ribatte: “La porta dall’altro lato si vede, si continua a giocare”. Al 31esimo Gargano crossa in area per Maggio, che viene anticipato dall’uscita alta di Campagnolo. Pochi minuti dopo tiro dal limite di Pazienza che, deviato da un difensore della Reggina, diviene un assist involontario per Lavezzi, che al limite dell’area piccola, in mezza girata calcia al volo di destro, ma Campagnolo riesce a respingere il tiro negandogli la gioia del gol. Al 40esimo cross dalla sinistra di Gargano in area per Maggio, che colpisce debolmente di testa e la difesa della Reggina libera. L’ultima azione del primo tempo è di marca calabrese, con un calcio di punizione guadagnato dalla Reggina sulla destra: il traversone in area di Valdez, viene allontanato di testa da Santacroce. Finisce senza recupero una frazione di gioco che ha visto il Napoli padrone della gara, amministrare con calma ed autorevolezza il doppio vantaggio contro una Reggina che in realtà è parsa ben poca cosa fin qui. La ripresa inizia con il Napoli ancora padrone del campo: al 47esimo Lavezzi va via sulla destra, crossa al centro per Denis che però viene anticipato da Campagnolo in uscita alta coi pugni. Al 50esimo Vigiani va via sulla destra e viene atterrato da dietro da Mannini che viene ammonito. Sarà punizione per la Reggina a circa 25 metri dalla porta di Navarro spostati sull’out destro. Il cross al centro di Barreto allungato in fallo laterale dall’altra parte del campo da Santacroce. Poi Lavezzi salta due avversari, crossa dalla destra in area per Mannini che arriva in corsa dalla sinsitra e calcia sul primo palo con la palla che termina a lato. Dopo un tiro cross di Lavezzi deviato in angolo, Denis di testa, su cross di Gargano, manda di poco a lato. Il Napoli tuttavia non fallisce l’appuntamento con il tris: è il minuto numero 63 quando su contropiede azzurro in 4 contro 2, Maggio dalla destra entra in area e serve al centro per Denis il quale tutto solo di piatto destro realizza la tripletta. Il Napoli amministra il vantaggio con molta calma facendo girare palla per non correre rischi. Rischi che in realtà non si sono mai corsi. Al 72esimo Pazienza allarga a destra per Maggio, che crossa rasoterra per Denis che però viene anticipato a centro area in angolo sulla destra. Sul cross libera la difesa della Reggina. Il Napoli, privo di Lavezzi sostituito in vista della gara contro il Milan, adesso si limita a difendere la vittoria per poi ripartire in contropiede, lasciando spazio alla Reggina. All’83esimo arriva la più pericolosa azione calabrese, con un cross dalla sinistra di Hallfredson in area per Rakic, che non riesce a deviare in rete per un soffio. Ormai si attende solo il fischio finale, con la Reggina che attacca senza convinzione e col Napoli che si limita a difendere con ordine per poi tentare di ripartire in contropiede se capita l’occasione. Intanto al San Paolo continua a piovere a dirotto, ma poco importa. Il Napoli continua a cullare il suo sogno, restando ancora in testa alla classifica in coabitazione con l’Udinese che ha vinto a Catania. Gli azzurri hanno dimostrato di saper vincere anche contro le piccole ed imporre un gioco vincente e convincente. Gli sbarbatelli sono cresciuti, e quella parola pesante che inizia con la lettera esse comincia ad esser pronunciata da più un tifoso. Un sogno? Chissà. Lo vedremo sabato alla Scala del Calcio contro l’avversario di sempre, quel Milan il cui campo da tempi immemori non viene espugnato. Che sia la volta buona?

C.Francesco Piantedosi NAPOLICALCIO.NET

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