Grande partita del Napoli che domina la Lazio e mette a segno una cinquina.
Il Napoli replica il risultato rifilato in Europa League al Brugge: il 5 a 0 che piega la Lazio è senza storia, gli uomini di Sarri in controllano la gara dal primo all’ultimo minuto: sta a Pioli raccogliere i cocci di una squadra smarrita nelle ultime settimane. Doppietta di un implacabile Higuain, Allan, Insigne (un gol e un assist) sempre più protagonista e infine Gabbiadini.
Il Napoli abbandona la profezia del 4-3-1-2 del proprio allenatore, abbracciando il 4-3-3 che tanto bene ha figurato in settimana in Europa League: a finire in panchina sono Mertens e Gabbiadini, il tridente è formato dal trio Callejon-Higuain-Insigne. Nella Lazio Matri – dopo la doppietta all’esordio in maglia biancoceleste – fa il proprio debutto da titolare: al suo fianco, davanti a Mauri, c’è Keita.
I padroni di casa sembrano completamente diversi rispetto alle ombre di loro stessi visti nelle prime tre di campionato: Higuain va vicino al vantaggio dopo pochissimi minuti, servito da un filtrante pazzesco di Insigne. Nell’occasione Marchetti si oppone di puro istinto, rimandando però la rete del Pipita solo di qualche minuto. L’ex Real Madrid riceve spalle alla porta e prova a far perno: Hoedt lo marca largo, e il destro – chirurgico – che ne esce è imprendibile per il portiere della Lazio. Uno a zero Napoli, San Paolo in delirio.
La Lazio sembra stordita: i ragazzi di Pioli non riescono ad abbozzare una reazione che sia una, prede delle folate offensive dei padroni di casa, trascinati anche da un Lorenzo Insigne evidentemente più a suo agio nella posizione di esterno che in quella – occupata nelle scorse giornate – di trequartista. Proprio dalla sinistra il numero 24 vede l’inserimento di Allan e disegna un tracciante perfetto, che mette il compagno direttamente in porta: l’ex Udinese non può sbagliare, e legittima col secondo gol degli azzurri un predominio territoriale mantenuto fino al termine della prima frazione.
Al rientro in campo, l’intervallo non sembra aver sortito alcun effetto sugli umori e le prestazioni delle due squadre: il Napoli torna ad essere la macchina perfetta che aveva lasciato il campo quindici minuti prima, e impiega solo tre minuti a calare il tris, questa volta con Insigne, rapido a ribadire in rete una respinta corta di Marchetti, che in qualche modo si era frapposto ad un’azione travolgente di Gonzalo Higuain. Dieci minuti dopo il San Paolo impazzisce per la quarta volta: a gonfiare la rete è ancora Higuain, questa volta con una fucilata sul secondo palo.
Cambiando l’ordine degli addendi, il risultato non cambia: dentro Gabbiadini nel finale, e quinto gol degli azzurri. Allan lancia l’ex Sampdoria, che supera Marchetti in uscita col tocco sotto. Decimo gol in due partite giocate col 4-3-3 per il Napoli di Sarri, a testimonianza delle caratteristiche degli interpreti – sopraffini – che gli azzurri possono schierare sugli esterni. Callejon, Mertens, Insigne e Gabbiadini si esaltano partendo decentrati, e probabilmente è un fattore – questo – di cui Sarri sta già tenendo conto, mettendo da parte qualcuno dei dogmi del proprio 4-3-1-2.
